Buon lunedì, prodi seguaci!

Questo fine settimana ha piovuto meno di quanto prospettato dalle previsioni, ma con tempo bizzarro e variabile e ho guadagnato una grave fissa con Cha Cha Cha di Käärijä, ma per il resto tutto bene. Quindi per rimanere in tema cose simpatiche, vi propongo questa citazione da Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe di Grady Hendrix, dove però non ci sono piste da ballo e piña colada, ma casalinghe e sangue. Ma è molto divertente, giuro!

Due ore più tardi, lasciarono la casa di Grace continuando a discutere dei messaggi nascosti negli album dei Beatles, se il suicidio di Joel Pugh a Londra fosse un delitto di Manson rimasto insoluto, e dello schema degli schizzi di sangue sulla scene del crimine dell’omicidio di Sharon Tate. Mentre le altre attraversavano il prato per raggiungere le rispettive auto, Patricia si fermò sui gradini di mattone ricoperti di muschio a respirare il profumo delle camelie di Grace, disposte in file perfette a ciascun lato della porta d’ingresso.

«È dura tornare a casa e preparare i pranzi al sacco per domani dopo tutta questa eccitazione» disse.

Grace venne fuori, chiudendosi parzialmente la porta alle spalle nello svogliato tentativo di tenere dentro l’aria condizionata. Cosa che fece da promemoria a Patricia. Si ripromise di chiamare il tecnico.

«Tutto quel caos e disordine» disse Grace, scuotendo mesta la testa. «Non vedo l’ora di tornare alle mie faccende di casa.»

«Ma non ti piacerebbe che succedesse qualcosa di eccitante qui attorno?» le domandò Patricia. «Almeno una volta?»

Grace la guardò interdetta.

«Vorresti che un branco di hippie sudici facesse irruzione in casa tua, assassinasse la tua famiglia e scrivesse ‘morte ai maiali’ col sangue umano sulle pareti perché non vuoi più preparare le merende per la scuola?»

«Be’, se la metti così no» rispose Patricia.

Copertina di Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe: è gialla con due cupcake con ciuffi di panna posizionati al centro, sopra e sotto titolo e autore. Quello in alto ha delle macchie di sangue accanto.

Difficile la vita di Patricia Campbell: il marito è troppo impegnato col lavoro, i figli con le loro vicende, l’anziana suocera ha bisogno di cure costanti per cui Patricia è sempre in ritardo nel suo infinito elenco di faccende domestiche. La sua unica oasi felice è un gruppo di lettura, formato da donne unite dal comune amore per il true crime. Nei loro incontri, invece che di matrimoni, maternità e pettegolezzi, si parla della famiglia Manson. Ma un giorno James Harris, bello e misterioso, viene a vivere nello stesso quartiere di Charleston e si unisce al gruppo. James è un uomo sensibile, colto e fa sentire a Patricia cose che non provava da anni. Eppure c’è qualcosa di strano in lui: non ha un conto in banca, non esce durante il giorno e la suocera di Patricia sostiene di averlo conosciuto da ragazza. Quando i bambini di colore cominciano a scomparire senza che la polizia faccia nulla, in Patricia e nelle amiche si fa strada il sospetto che James sia un serial killer, ma nessuno al di fuori del gruppo ci crede. Sono loro ad aver letto troppi libri di true crime o quello che si aggira nelle loro case è un mostro vero? Insomma “Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe” è un horror che ci racconta l’America di oggi: la condizione delle donne, dei neri, la violenza maschile e il fascino per il crimine, e molto molto altro…