Buon mercoledì, prodi seguaci!🧙🏻‍♀️

Oggi vi scrivo di due libri di storia, uno sulle figure femminili storicamente rilevanti del Medioevo e uno sulle streghe: sono entrambi di Il Saggiatore.

Copertina di Femina. Storia del Medioevo attraverso le donne che sono state cancellate di Janina Ramirez: raffigura una donna in abiti medievali che scrive su un libro e che è racchiusa in una mandorla ornata da raggi di sole e stelle.

Il Medioevo è da sempre visto come un’epoca sanguinaria di santi e di re, ma se scaviamo un po’ più a fondo possiamo vedere che «i secoli bui» erano tutt’altro che esclusivamente maschili. È solo il racconto della storia fino a oggi che ce lo ha fatto credere, è la nostra visione che è stata manipolata. Durante le sue ricerche, Janina Ramirez ha scoperto innumerevoli nomi di donne cancellati dai documenti storici, con la parola «femina» annotata accanto. Mentre i guardiani del passato avevano ordinato di bruciare i libri di autrici e distruggere le opere d’arte prodotte da artiste, una donna del XXI secolo ha riconnesso i fili delle vite sfaccettate di quelle vissute nell’età di mezzo. Femina va oltre i documenti ufficiali per svelare il vero impatto di donne come Jadwiga, l’unica «re» donna in Europa, Margery Kempe, imprenditrice e mistica girovaga, e Cynethryth, che poteva vantare una moneta coniata tutta sua. Attraverso la scoperta di queste figure femminili altrimenti rimosse, il nostro sguardo al passato muta: non possiamo essere ciò che non conosciamo. Una società più equa passa anche dal restituire alla metà femminile ciò che le spetta. Solo includendo nella nostra visione di storia tutte quelle donne che sono state cancellate dai documenti ufficiali potremo cambiare il nostro modo di guardare il presente e il futuro.

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Ho incrociato questo libro in biblioteca e l’ho preso in prestito perché aveva una prefazione molto interessante: lo scopo dell’autrice non è mettere le donne al centro, riscrivere la storia o tracciare differenze, ma usare una prospettiva diversa – cioè spostare l’attenzione sui personaggi femminili – in modo da tracciare un quadro più complesso che tenga conto del fatto che molteplici visioni coesistono, collaborano e si scontrano nello stesso tempo e nello stesso spazio.

L’apparato bibliografico del libro è impressionante e penso sia un ottimo punto di partenza per approfondire le figure storiche citate, ma, dato che Ramirez si premura di contestualizzare le donne di cui racconta la vita, può anche essere letto piacevolmente come libro di storia e senza grandi conoscenze pregresse.

È probabile che di alcune abbiate già sentito parlare, o perché molto famose – come Ildegarda di Bingen – o perché di recente hanno fatto molto parlare di sé – come la cosiddetta guerriera di Birka, che dalla sua tomba era stata considerata un guerriero, almeno fino ai risultati dell’estrazione del DNA, che hanno complicato la storia – ma ho trovato encomiabile il tentativo di rendere la società medievale più variegata ai nostri occhi, dato che non era affatto chiusa e retriva come i nostri modi di dire ci hanno abituato a pensare.

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Valutazione del libro: tre stelline gialle
Copertina di Streghe. Una storia di terrore, dall'antichità ai giorni nostri di Ronald Hutton. Ritrae un classico cappello da strega sopra una faccia accennata da due narici, una bocca socchiusa e un neo.

Streghe che cavalcano lupi e iene, cortei notturni di morti senza riposo, uomini trasformati in animali, formule magiche in grado di controllare spiriti e divinità: ogni popolo e ogni cultura del mondo, dall’alba dei tempi fino a oggi, ha creduto nell’esistenza di individui capaci di nuocere agli altri attraverso poteri magici; personaggi che incutono paura o provocano repulsione, dai quali è necessario difendersi, le cui caratteristiche vanno a formare la sfaccettata figura della strega. Dall’Africa al Baltico, dall’antica Grecia alle Americhe, le streghe hanno tratti sorprendentemente simili: agiscono di notte, causano malattie e morte a distanza, sono particolarmente pericolose per i bambini, costituiscono una minaccia per l’ordine sociale. Il mondo antico teme e disprezza chi pratica la stregoneria perché considera i suoi poteri un tentativo di appropriarsi di prerogative divine, e nella Roma imperiale la magia è combattuta ferocemente in nome della religione ufficiale. Altre culture oppongono alla stregoneria figure specifiche dotate a loro volta di poteri straordinari, come esorcisti specializzati in Africa, i praticanti delle tradizioni sciamaniche in Siberia ed Europa settentrionale o i benandanti friulani. Nell’Europa continentale del Medioevo streghe e guaritori dai poteri innati convivono con maghi eruditi eredi di una tradizione di magia rituale che ha origine nell’antico Egitto. A partire dalla fine del XIV secolo la cultura cristiana produce lo stereotipo della strega diabolica, schierata con le forze del male nell’eterna battaglia contro la Chiesa, che è all’origine delle persecuzioni dell’età moderna. Dappertutto e in ogni tempo le persone etichettate come streghe sono il capro espiatorio di tensioni e invidie all’interno delle comunità. Ronald Hutton, studioso di magia e paganesimo, seguendo le orme di Carlo Ginzburg e Wolfgang Behringer esamina la credenza nelle streghe da ogni angolazione e in prospettiva globale, attraverso epoche e continenti, a caccia dei nessi tra le tradizioni folkloriche di svariati popoli e società. “Streghe” è una discesa vertiginosa nelle più oscure e antiche fantasie dell’umanità, che testimonia come la nostra fascinazione per la paura e l’ignoto non abbia confini di spazio e di tempo.

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Streghe è il libro che fa per voi se volete un resoconto storico e antropologico della figura della strega che, continuando ad abitare le nostre storie, si è evoluta in qualcosa di molto diverso rispetto al passato. Anzi, Hutton osserva che l’Europa è stata l’unica area del mondo nella quale la strega è sì diventata una sorta di seguace di un’antireligione ed è stata perseguitata duramente per questo, ma dove si è anche smesso in gran parte di credere alla sua esistenza (arrivando perfino a celebrarla come simbolo di indipendenza femminile).

Ovviamente a livello storico le cose sono più complesse dell’idea che abbiamo delle streghe, idea che perlopiù ci viene dalla cultura di massa, grazie alle innumerevoli storie che le ritraggono e che le fanno essere sempre popolari. Per esempio, a seconda del periodo storico e del contesto geografico in esame, non è nemmeno vero che la maggior parte delle persone accusate di stregoneria siano state donne.

Hutton ha fatto davvero un lavorone nel mettere insieme tutto quello che sappiamo e quello che pensavamo di sapere sulle streghe, con uno sguardo che cerca di abbracciare tutto il mondo per cercare di spiegare come è nata questa figura e come si è evoluta fino a oggi. Direi una lettura imprescindibile se siete interessatǝ all’argomento.

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Valutazione del libro: quattro stelline gialle

Direi che queste due letture sanno più di autunno e Halloween che di primavera, ma, ehi, c’è sempre la notte di Valpurga/Beltane/Calendimaggio in arrivo: perché non cogliere l’occasione per rispolverare vecchie tradizioni e fare baldoria?

A presto!🧹

2 risposte a “Libri su streghe, donne e Medioevo”

  1. Una mia amica scrittrice è appassionata di streghe, tarocchi, folletti etc. Si chiama Francesca Matteoni, da pochissimo è stato ripubblicato un suo saggio che era uscito con un’edizione universitaria anni fa, ora l’ha ripreso Effequ, si intitola Il famiglio della strega. L’anno scorso invece è uscita una specie di fiaba, Tundra e Peive, edita da Nottetempo. Molto bella, a mio parere.

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    1. Prendo nota, grazie!💚

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