Buon lunedì, prodi seguaci!🐚

Questo fine settimana, tra le varie cose che ho letto, c’è anche Il silenzio delle conchiglie di Helen Keller, che mi ha spiazzato con l’entusiasmo fanciullesco con il quale racconta della sua vita. Ve ne lascio un assaggio!

Ogni bambino sordo che abbia seriamente provato a esprimersi con parole che non ha mai sentito – che abbia provato a uscire dalla prigione del silenzio, dove nessun tono dell’amore, nessuna canzone di uccello, nessuna melodia attraversa il silenzio – potrà mai dimenticare la sorpresa, la gioia della scoperta che lo ha investito nell’atto di pronunciare la prima parola. Solo quel bambino potrà apprezzare l’entusiasmo con cui parlavo ai miei giocattoli, alle pietre, agli alberi, agli uccelli e agli animali muti, o il piacere di quando a un mio richiamo Mildred correva da me o i cani obbedivano ai miei comandi. Era una benedizione indescrivibile riuscire a esprimermi con parole libere che non necessitavano di interpretazione. Mentre parlavo, pensieri felici svolazzavano fuori dalle mie parole che probabilmente avrebbero lottato invano per farsi strada tra le dita.

Nel Silenzio delle conchiglie Helen Keller, una delle donne più famose di ogni tempo, racconta i primi anni della sua vita. Siamo nel 1880, la piccola Helen ha solo pochi mesi quando viene colpita da una terribile malattia in seguito alla quale perde la vista e l’udito. La sua vita diventa all’improvviso silenzio e buio senza fine. L’impossibilità di comunicare con gli altri la tortura fino all’età di sette anni, quando finalmente arriva un angelo: Anne Sullivan, una delle primissime insegnanti in grado di confrontarsi con alunni sordi e cechi. È l’inizio di una nuova vita. Grazie ad Anne la piccola Helen imparerà a parlare, a scrivere, a leggere (in braille) e il significato della parola “amore”. Sostenuta da una passione senza fine e da un coraggio eccezionale, Helen Keller diventerà il simbolo di una straordinaria battaglia per la libertà raggiungendo traguardi impensabili per qualunque donna del suo tempo. Grande come Nelson Mandela, Madre Teresa e Martin Luther King, Helen Keller ha dato una speranza a milioni di persone in ogni continente. La sua storia cambierà per sempre il vostro modo di vedere il mondo.