Buon venerdì, prodi seguaci!💻
Il 15 e il 16 settembre 2020 si è svolta la venticinquesima edizione del Convegno Stelline di Milano, il principale appuntamento dellз bibliotecarз italianз: in particolare, nella seconda giornata si è parlato della futura sostituzione del DRM Adobe con un nuovo DRM, Readium LCP, a protezione degli ebook presenti su MediaLibraryOnLine (per lз amicз MLOL), la prima rete italiana di biblioteche pubbliche, accademiche e scolastiche per il prestito digitale.
Nella mia ingenuità di amante delle biblioteche e non potendo seguire in diretta l’evento causa lavoro, ero convinta che qualcunǝ nei giorni seguenti ne avrebbe parlato da qualche parte. Invece niente: i giorni passavano nel totale disinteresse di questo prossimo cambiamento, che nella mia mente assumeva la forma del timore che il mio ereader non sarebbe stato in grado di leggere ebook protetti da questo nuovo DRM.

Quindi ho fortemente sperato che la registrazione del convegno fosse online da qualche parte e ho avuto fortuna: potete vederlo a questo link, gratuitamente, previa breve registrazione: sono quasi due ore e venti, quindi, se avete intenzione di fare come me, mettetevi comodз.
Il mio modesto consiglio è di vederlo: in questo post vi darò solo poche informazioni inerenti ai cambiamenti per chi legge, ma i vari interventi che si sono succeduti hanno spaziato su molti temi, incluso il rapporto tra CE e prestito di ebook, sul miglioramento dell’accessibilità per persone non vedenti o ipovedenti, sul prestito digitale in generale e su come se la stiano cavando le biblioteche con la digitalizzazione. C’è anche una parte molto tecnica che spiega in dettaglio metadati&co del DRM, per chi fosse interessatǝ. C’è un sacco di lavoro dietro quel piccolo file scaricato sui nostri ereader e fa bene vederlo per gioire di quella meraviglia che è la cultura condivisa gratuitamente, a disposizione di chiunque ne abbia bisogno.

Bene, dopo questo pippotto iniziale, veniamo al sodo. Che cos’è questo nuovo DRM di nome Readium LCP? Si tratta di un sistema tecnologico diverso dal DRM Adobe che permette a chi detiene i diritti d’autore di un’opera letteraria di tutelare e gestire proprio quei diritti. Se frequentate gli ebook da un po’, saprete che il DRM Adobe non ha moltз fan tra lз lettorз: dà problemi con la lettura del formato epub3 (il più recente), è un software proprietario e non compatibile con ogni sistema operativo e non è che Adobe si preoccupi più di tanto di tenerlo aggiornato (diciamo che si limita a lasciarlo sopravvivere). Insomma, è scomodo come un paio di scarpe di un numero più piccolo.
Readium LCP, invece, sviluppato da EDRLab, un laboratorio internazionale di sviluppo senza scopo di lucro, che lavora alla diffusione di un ecosistema di editoria digitale aperto, interoperabile e accessibile in Europa, promette di superare tutte queste difficoltà. Innanzi tutto, non è proprietario, quindi lз utenti non devono avere un account su un sito esterno (come accade adesso con il DRM Adobe e il suo Adobe Digital Editions, ADE come il dio degli Inferi). Poi è compatibile con ogni sistema operativo, compreso l’universo Linux, e, oltre a proteggere gli epub3, da poco è compatibile anche con i PDF e in futuro lo sarà anche per DiViNa per graphic novel e comics.
Infine, essendo una creatura di una no-profit che lavora a così stretto contatto con l’editoria, si può star sicurз che lo sviluppo di Readium LCP continuerà a essere vivo e attivo.

Come funziona quindi Readium LCP? Ogni piattaforma (per esempio MLOL) assegna all’utente una passphrase, cioé una specie di password alfanumerica ma più lunga, che lǝ permetterà di scaricare gli ebook. MLOL è stata così brava da far sì che la passphrase fosse direttamente collegata al nome utente e che quindi basti loggarsi per iniziare a scaricare ebook, mentre per le altre piattaforme basterà inserire la passphrase fornita la prima volta che si scarica un ebook, poi il sistema se ne ricorderà e voi potrete fare i vostri comodi. Mi sembra mille volte più user friendly del DRM Adobe.
Dove si leggono questi ebook con Readium LCP? Da mobile, sulle app MLOL Reader e presto su Aldiko Next, mentre da desktop esiste un programma chiamato Thorium Reader, che è appunto compatibile con i vari sistemi operativi (se avete Windows, lo trovate comodamente sul Microsoft Store).
E sugli e-reader? Ovviamente, non potrete leggere ebook protetti da Readium LCP sui dispositivi Kindle, che viaggiano su un binario a sé, ma al momento gli e-reader compatibili con questo nuovo DRM sono tolino e Bookeen Diva. Quindi, per quanto riguarda me, mi sono preoccupata per nulla, perché ho un tolino vision 2 e mi era del tutto sfuggito che in un aggiornamento dell’anno scorso di mezionava questo DRM; per quanto riguarda chi ha un Kobo (la marca di e-reader più diffusa insieme a Kindle) o un e-reader di altra marca, niente paura, perché, visto il coinvolgimento nel progetto di due grandi gruppi editoriali come Mondadori e Giunti, è improbabile che non adattino i dispositivi a questa nuova tecnologia. Inoltre, se così non fosse, MLOL si impegna a usare entrambi i sistemi, Readium LCP e DRM Adobe, finché tutti gli e-reader non saranno compatibili con il primo. Quindi, comunque vada, si continuerà a leggere!

Il cambiamento sarà sperimentato quest’anno presso la Biblioteca Nazionale di Roma (e potete vedere come funziona con i vostri occhi guardando la registrazione del convegno) e nel corso del 2021, progressivamente, diventerà operativo.
A questo punto sono piuttosto curiosa di vederlo in azione, quindi attendo fiduciosa di vederlo disponibile tra le opzioni quando prendo in prestito un ebook, soprattutto per la maggiore compatibilità con epub3.
E voi che mi dite? Avevate sentito parlare di questo cambiamento? Fatemi sapere nei commenti!
Buon fine settimana!🎠
Fonte immagini: Pixabay
Molto interessante. Finalmente un’alternativa che si prospetta migliore. Io ho avuto una pessima esperienza proprio con ADE. Da un giorno all’altro i file DRM presi in prestito non si aprivano più. Ho chiesto aiuto alla community di Adobe senza ottenere risposta. Insistendo, l’unica cosa che ho ottenuto è stato il ban, pur essendomi sempre espressa con educazione e rispetto. Poi ho contattato MLOL e in due mail hanno risolto tutto.
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Avevo sentito di questo ban facile da parte di ADE, quindi, se avevo problemi con un ebook, ho sempre chiesto aiuto al supporto della piattaforma da cui l’avevo scaricato, che, come dimostra anche la tua esperienza, di solito è il modo migliore per ottenere la soluzione. E non conosco lettorǝ di ebook che almeno una volta nella vita non abbia litigato con il DRM Adobe, quindi non vedo cos’abbiano da fare tanto lз sostenutз…
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Sarà anche un bel cambiamento, ma una volta con i DeDrm potevi leggere comodamente il libro olte i 14 giorni del prestito, e con Calibre potevi convertire nei formati più consoni ai disositivi posseduti, ora invece, essendo la tecnologia nuova, non c’è scampo 😦 !
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Be’, mettiamola così: è un bel cambiamento nell’ambito della lettura e del prestito di ebook legale.
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