Buon venerdì, prodi seguaci!🦑

Direi che a più di un mese da Natale è venuto il momento di riepilogare gli ultimi libri cartacei che sono entrati a far parte della mia libreria. Per gli ebook vediamo un’altra volta, perché temo che siano leggermente di più…😅

Il primo è Per la pace perpetua di Immanuel Kant, che avevo già letto anni fa, ma mi è venuta voglia di rileggerlo e – non so bene perché – di comprarlo cartaceo nonostante l’avessi già in ebook. Ciao soldi.

Il Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi l’ho preso come testo ispirato dal concetto di pace di Kant e come testo fondante dell’Unione Europea.

Non ho ancora mai letto Il secondo sesso di Simone de Beauvoir (ahi, ahi, ahi) perché mi sembrava il tipo di lettura che mi avrebbe richiesto calma e più tempo di quello concessomi dal prestito. Adesso me lo sono comprato e non ho più scuse.

Ace di Angela Chen è uscito l’anno scorso ed è uno dei pochi libri sull’asessualità che siano stati scritti. Non potevo non comprarlo, ecco. Ovviamente non è stato tradotto in italiano, ma su Carro di buoi potete trovare alcuni capitoli tradotti.

L’asessualità. Genesi sociale e profili giuridici di Michelangelo Pascali è – sorprendentemente – un libro sull’asessualità in italiano e – temo – sconosciuto. Scoperto per caso quando era già fuori catalogo, ci ho messo un po’ prima di reperirlo nell’usato. Spero fortemente che sia fatto bene.

Le leggende della terra toscana di Carlo Lapucci è la raccolta più completa delle storie e delle leggende che circolano nella mia regione. Le storie sono raccolte per comune/città e formano un bel mattoncino di oltre seicento pagine. È stato un regalo molto gradito, accaparratevelo se vi piace il folklore (toscano), Lapucci dovrebbe essere una garanzia di qualità.

La simbologia delle piante di Carlo Lapucci e Anna Maria Antoni è uno di quei libri che a me incuriosiscono tantissimo, ma immagino facciano venire sonno alla maggior parte delle persone. Il fantasy su di me ha avuto come effetto di farmi appassionare alla simbologia (anche all’araldica, per un po’, ma di quello parliamo un’altra volta).

L’ultima aggiunta alla mia libreria è Galinfalonne. Legami simbolici nelle fiabe e nel folklore toscano di Florio Carnesecchi. È un libro comprato totalmente a caso perché dalla descrizione sembrava fantastico: spero sia all’altezza delle aspettative perché sennò ci rimango proprio male.

Che ve ne pare? Visto qualcosa di interessante? Fatemi sapere nei commenti!

Buon fine settimana!🥞

9 risposte a “Nuovi arrivi nella mia libreria tra leggende, asessualità, femminismo e pace”

  1. Quanti libri interessanti! Dovrei sicuramente recuperarne alcuni (e comunque io adoro Kant come filosofo).

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    1. Allora devi leggere “Per la pace perpetua”, che è uno dei suoi scritti più “semplici” da leggere!💛

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      1. Grazie mille per il consiglio. L’ho già segnato!

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  2. Attento responsi sul folklore toscano, che mi tocca da vicino e sembra davvero figo! Che meraviglia Il secondo sesso, io lo devo ancora finire, tosto ma bellissimo!

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    1. Eh immagino, infatti preferisco leggermelo senza i vincoli del prestito, così me lo gusto con calma.

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  3. Vengo presa,periodicamente, dalla voglia di rileggere Beauvoir…poi tralascio. Nel mio caso, e per età, mi scatta un abbiamo già dato. E’ tuttavia sicuramente un fondamentale anche se, oggi, lo spererei superato: ma so che mi illudo.
    Un libro che va letto.
    Vedo che, in casa, non ci sono più (sicuramente, al tempo, prestati e non tornati) L’eunuco femmina di Germaine Greer e Speculum di Luce Irigaray: per me e per il mio tempo, la grande triade. Speculum si ritrova, oggi, solo cartaceo, usato, ad alto prezzo, temo.
    Probabilmente, sono libri fuori tempo e tuttavia credo restino un filone di lettura che andrebbe, almeno storicamente, rivisitato.
    Buona de Beauvoir. Magari mi deciderò anch’io. La voglia c’è.

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    1. Mi mancano sia “L’eunuco femmina” sia “Speculum”, ma per fortuna in biblioteca ci sono entrambi e in diverse copie. Prima o poi verrà anche il loro momento.
      Leggere questi classici porta sempre sentimenti di amarezza nel constatare come sì, le cose sono migliorate, ma non così tanto da renderle letture obsolete.

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      1. No, dai, credo che davvero siano testi che hanno avuto un loro tempo e un loro contesto; importanti, per vedere un percorso; sicuramente ancora capaci di suscitare riflessioni.
        Un percorso è stato compiuto. Ciò che preoccupa sono indicatori di arretramento che segnalano come non si possa dimenticare che niente è dato per sempre, specialmeente nel campo dei diritti della persona.

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      2. Be’, il mio era un commento un po’ generico, visto che questi in particolare non li ho letti. Però mi amareggia sempre un po’ leggere testi storici del femminismo e constatare che alcune battaglie si stanno ancora combattendo e altre addirittura devono essere di nuovo riprese, come dici tu, per difendere diritti elementari.

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