
Heart Berries is a powerful, poetic memoir of a woman’s coming of age on the Seabird Island Indian Reservation in the Pacific Northwest. Having survived a profoundly dysfunctional upbringing only to find herself hospitalized and facing a dual diagnosis of post traumatic stress disorder and bipolar II disorder; Terese Marie Mailhot is given a notebook and begins to write her way out of trauma. The triumphant result is Heart Berries, a memorial for Mailhot’s mother, a social worker and activist who had a thing for prisoners; a story of reconciliation with her father-an abusive drunk and a brilliant artist-who was murdered under mysterious circumstances; and an elegy on how difficult it is to love someone while dragging the long shadows of shame.
Mailhot trusts the reader to understand that memory isn’t exact, but melded to imagination, pain, and what we can bring ourselves to accept. Her unique and at times unsettling voice graphically illustrates her mental state. As she writes, she discovers her own true voice, seizes control of her story, and, in so doing, reestablishes her connection to her family, to her people, and to her place in the world.
2020 RHC, Task 24: Leggi un libro di qualunque genere scritto da un’autere nativə, delle Prime Nazioni o indigenə
Leggere questo libro mi ha riportato alla mente la lettura di un altro: non ne ricordo né il titolo né il nome del curatore e – in effetti – non so nemmeno dove sia finito nel caos della mia (non) libreria. Ne ricordo però a grandi linee il contenuto, una raccolta di storie trascritte dalla tradizione orale di una popolazione nativa americana, della quale – udite, udite – non ricordo il nome.
Tuttavia, nonostante tutti questi non ricordo, Heart Berries mi ha fatto proprio ripensare a quel libro. Il motivo è presto detto: di quella raccolta di storie capii poco o nulla, così come durante la lettura di questo memoir ho avuto la sensazione che ci fosse un muro di incomprensione culturale e di conoscenze non condivise tra me e Mailhot.
Quella raccolta raccontava storie usando delle modalità che mi erano del tutto estranee e la loro logica sfuggiva completamente alla mia comprensione: mi mancavano la conoscenza pregressa e il background culturale necessari per decodificarle. Allo stesso modo, Heart Berries mi è sembrato contenere delle informazioni che nella mia ignoranza non sono riuscita a cogliere e ne sono molto dispiaciuta, perché quello che invece ho capito mi è piaciuto molto e mi ha anche regalato degli interessanti spunti di riflessione.
Immagino che per chi vive in Nord America (o conosce molto bene la cultura delle popolazioni che vi abitavano in origine) sia un libro più fruibile, ma se la sola copertina vi sembra tanto invitarvi alla lettura, non fatevi frenare dalla mia freddezza: magari Heart Berries riuscirà a toccarvi anche se non siete espertз di nativз americanз. Fate solo attenzione ai contenuti sensibili, perché Mailhot in più punti ci va giù pesante.