Chi di voi non ha sognato di imbattersi, ad anni di distanza, nell’uomo che le ha spezzato il cuore scagli la prima pietra. Magari in una serata in cui siete in forma smagliante, al braccio del vostro fidanzato bellissimo, stupendo e super innamorato che non riesce a tenere le mani a posto nemmeno in pubblico. Non riesce a non accarezzarvi, a non posarvi un bacio sul collo o a mascherare la propria felicità. E a un tratt… no, non può essere lui, l’uomo che ha trattato il vostro cuore come uno straccio, ci si è pulito i piedi e lo ha buttato in un bidone. Oh, ma gli anni non sono stati clementi, con lui, poverino… Peccato che a Posey Osterhagen non sia successo esattamente così. La divisa da cameriera del ristorante di famiglia, con quei nanetti ricamati e i collant verdi, non ha proprio l’effetto di esaltare la sua bellezza, quando Liam Decla Murphy fa il suo ingresso. Ancora bello e affascinante come un tempo, porta scritta in faccia la parola guai.
Colpa forse del caldo porco di questi giorni, non sono riuscita ad apprezzare Finché non sei arrivato tu… come di solito apprezzo i libri della Higgins (cioè con tante risate). Non che sia noioso, per carità, si ride e ci si svaga (che è più o meno tutto quello che i miei neuroni riescono a fare al di sopra di certe temperature e con un’afa in grado di stendere anche un cammello).
Non so esattamente cosa mi disturbi. La protagonista? La cugina? Liam Padre-Iperprotettivo-Isterico? Forse quest’ultimo vince su tutti. Liam sarà sexy, bello e perfetto quanto volete, ma quando parla – o anche solo pensa – alla figlia Nicole, mi fa venire l’orticaria. Il che accade con triste frequenza. Sarà che non sono abituata a un padre che minaccia qualunque essere di sesso maschile si avvicini a sua figlia…
Forse il mio problema è stato non trovarvi quell’atmosfera scanzonata che mi aspetto dalla Higgins. Un personaggio come Liam è troppo estremo per essere divertente, troppo grottesco perché mi porti oltre un sorriso stiracchiato.