Copertina di Sounds Fake but Okay di Sarah Costello e Kayla Kaszyca (sottotitolo:  An Asexual and Aromantic Perspective on Love, Relationships, Sex, and Pretty Much Anything Else): il titolo è scritto con i colori delle bandiere asessuale e aromantica e okay è incorniciato dalle lenti di un paio di occhiali.

Somehow, over time, we forgot that the rituals behind dating and sex were constructs made up by human beings and eventually, they became hard and fast rules that society imposed on us all.’

True Love. Third Wheels. Dick pics. ‘Dying alone’. Who decided this was normal?

Sarah and Kayla invite you to put on your purple aspec glasses – and rethink everything you thought you knew about society, friendship, sex, romance and more.

Drawing on their personal stories, and those of aspec friends all over the world, prepare to explore your microlabels, investigate different models of partnership, delve into the intersection of gender norms and compulsory sexuality and reconsider the meaning of sex – when allosexual attraction is out of the equation.

Spanning the whole range of relationships we have in our lives – to family, friends, lovers, society, our gender, and ourselves, this book asks you to let your imagination roam, and think again what human connection really is.

Includes exclusive ‘Sounds Fake But Okay’ podcast episodes.

Divisore

Sounds fake but okay nasce casualmente come podcast, che due amiche hanno iniziato quasi per scherzo, giusto perché il 2017 era il periodo in cui sembrava che chiunque ne mettesse su uno. Il nome prende spunto da tutte quelle cose strane di cui alloromanticə e allosessessuali amano parlare e che sembrano palesemente false dal punto di vista dell’esperienza aroasessuale. Il podcast, con grande sorpresa di Costello e Kaszyca, ha avuto molto successo, visto che andava a coprire un piccolo vuoto al quale nessunə aveva mai pensato prima.

Il libro prende quindi spunto da questa esperienza: Costello e Kaszyca non hanno alle spalle studi di teoria queer, ma solo la loro vita come persone nello spettro asessuale e/o aromantico che hanno creato un podcast che le hanno messe in contatto con altre persone dello spettro asessuale e/o aromantico. Quindi non aspettatevi disquisizioni accademiche, ma una panoramica di cosa significa nel concreto vivere la vita come asessuale e/o aromanticə al di là delle definizioni.

Infatti, il libro si divide in otto capitoli: società, te stessə, amicizia, romanticismo e relazioni, sesso, famiglia, genere e un capitolo finale che tocca brevemente alcuni argomenti (come la rappresentazione nei media). Sono tutti piuttosto brevi, ma mi sono sembrati un buon punto di partenza per chi ha appena letto la definizione e si è chiestə: e ora? Come si traduce in esperienze concrete? Ecco, Sounds fake but okay dà delle dritte in tal senso e potrebbe essere molto utile per chi non se la sente di lanciarsi in libri più accademici.

In conclusione, vorrei rassicurarvi in merito alla presunta transfobia presente in questo libro, che gli ha fatto avere un rating ingiustamente basso su Goodreads. Nel sottocapitolo relativo ai media (pagina 146 per la precisione) le autrici discutono che alcune storie, che magari abbiamo molto amato nel passato, viste oggi da un punto di vista aroasessuale possono risultare problematiche, ma questo non può e non deve portarci via il bene che quelle storie ci hanno fatto. A tal proposito, le autrici hanno avuto la malaugurata idea di fare l’esempio di J.K. Rowling, affermando che, sebbene lei sia partita per la sua tangente transfobica, le affinità e il conforto che le persone trans possono aver provato grazie a Harry Potter rimane. Tutti qui: un paragrafetto di otto righe, che nemmeno si sogna di affermare che Rowling ha ragione, ha fatto cadere una pioggia di recensioni negative. Capisco che Rowling sia diventata argomento radioattivo nella comunità LGBTQIA+ – a ragione – ma anche meno, gente. Anche meno.

Divisore
Valutazione del libro: tre stelline gialle

4 risposte a “Sounds Fake but Okay di Sarah Costello e Kayla Kaszyca”

  1. Ah, la Rowling. Purtroppo oggi è una delle persone peggiori al mondo, una sorta di vera e propria Umbridge, ma ciò non toglie che con Harry Potter abbia creato un mondo bellissimi con delle tematiche molto importanti e universali che dopo anni di distanza risultano molto moderne e aperte. A volte mi domando com’è possibile che quest’autrice abbia preso questa piega fatta di odio.
    In ogni caso il libro sembra davvero molto interessante.

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    1. È stata davvero una delusione, soprattutto per tutte le persone che si erano sentite a casa nei suoi libri.

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    1. Eh in Italia non credo sia un progetto tanto conosciuto.

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