Ostricara nella taverna dei genitori sulle coste del Kent, astro nascente dello scintillante firmamento del varietà londinese, prostituta da strada e infine mantenuta di una capricciosa dama: nonostante la giovane età, in pochi anni Nancy si è ritrovata a interpretare così tanti ruoli da credere di dover ormai prendere posto nel buio della sala e limitarsi a fare da spettatore al magico teatro della vita. Ma proprio quando tutto sembra perduto, la sua innata passione la spinge a recitare il ruolo più impegnativo ed esaltante: essere finalmente se stessa, libera di amare ed essere riamata senza condizionamenti di sorta.
In quello che ha rappresentato il suo esordio letterario, Sarah Waters regala al lettore un erotico e picaresco romanzo d’iniziazione alla vita – in tutte le sue molteplici, spesso dolorose, sfaccettature –, tanto più straordinario perché, inseguendo i rovesci di fortuna della sua eroina, riesce a pizzicare tutte le corde dei sentimenti, a far ridere e a commuovere, a suscitare entusiasmo e compassione.

2020 RHC, Task 11: Leggi il romanzo d’esordio di un’autere queer 

Ah, se tutti gli esordi fossero così! Carezze di velluto è stata una lettura molto piacevole, con una protagonista che seguiamo nella crescita e nella sua scoperta di se stessa e di un mondo nel quale non è facile vivere per una ragazza da sola e lesbica.

Ci sono tante piccole cose che ho apprezzato di questa lettura. Per esempio, il rapporto di Nancy con la sua sessualità: impara nella maniera peggiore a stare attenta, ma non si pente mai dei suoi desideri, nemmeno quando questi vengono giudicati immorali per un verso o per un altro. Nel corso della sua crescita, non rinnegherà mai di essersi abbandonata alle gioie del sesso, né di averle sfruttate per tirare avanti.

Altro elemento interessante a proposito di quest’ultimo punto è il fatto che Nancy non sfrutta il sesso nel modo in cui siamo abituatu a leggere nei romanzi – ed è uno dei motivi per i quali la rappresentazione LGBTQIA+ porta ventate di aria fresca nelle storie, perché aggiunge varianti interessanti e punti di vista poco praticati.

Infine, mi è piaciuto tanto vedere la differenza tra il lesbismo nella nobiltà e nella classe operaia. Dalle storie raccontate, si ha l’impressione che la possibilità di vivere più liberamente la propria sessualità fosse un capriccio da persone ricche, ma non è proprio così. Pur nella realtà romanzata di Carezze di velluto, vediamo come la libertà sessuale fosse più autentica nelle classi più povere che in quelle più ricche, molto più soggette a ipocrisie e falsità.

In definitiva sono molto contenta di aver conosciuto quest’autrice e sicuramente leggerò altro di suo.