
Londra, 1883. Thaniel Steepleton, giovane, modesto telegrafista al ministero dell’Interno, una sera trova un dono anonimo sul cuscino del suo letto: un orologio d’oro. E’ proprio l’orologio, strillando, a salvarlo dall’esplosione di un ordigno che devasta un pub. Thaniel si trasforma in investigatore antiterrorismo e rintraccia l’artigiano che ha creato il prodigioso manufatto: si chiama Keita Mori, viene dal Giappone e nel suo laboratorio in una stradina di vecchie case a Knightsbridge prendono vita straordinari esseri meccanici, prodigi luminosi, uccelli di bronzo, un polpo rubacalzini. L’incontro con Mori – e quello con Grace Carrow, brillante studentessa di fisica che cerca di combattere i pregiudizi per diventare scienziata e scoprire la verità sull’etere luminifero – cambierà la vita di Thaniel. Tre personaggi che non sono mai quello che sembrano, un passato – e un futuro – che uniscono in modo singolare l’Inghilterra all’estremo Oriente, una miscela specialissima di storia e magia per un romanzo d’esordio che sfugge alle etichette e chiede al lettore di stare al gioco senza riserve.

Mi trovo un po’ in difficoltà nello scrivere di questo libro perché mi sembra di non averci capito assolutamente nulla. Inizia in un modo, procede in un altro e alla fine non ho capito cosa volesse raccontarmi l’autrice: potrei di nuovo citare Annalise Keating con Non importa che abbia senso, deve solo sembrare un casino.
Pulley ha buttato ne L’orologiaio di Filigree Street un sacco di idee interessanti, senza svilupparle in maniera adeguata, nella speranza che da sole sostenessero la storia, ma finendo solo per trasmettere confusione. Per dire, io non sono in grado di spiegarvi la funzione dell’etere in questo romanzo.
L’etere, per chi non lo sapesse, era la sostanza attraverso la quale si pensava che si propagassero le onde elettromagnetiche prima che la teoria della relatività ristretta di Einstein la mandasse definitivamente in pensione. Ora, nel romanzo siamo nel 1883 in una Londra steampunk e c’è una ricercatrice che prova a dimostrare l’esistenza dell’etere tramite un esperimento, che però continua a fallire. Si direbbe che in questo mondo l’etere non esista, come nel nostro. Tuttavia l’esistenza dell’etere sembra essere presa a giustificazione dell’uso del potere sovrannaturale di Keita Mori.
A questo si aggiunge una storia d’amore tra due uomini spuntata dal nulla, che sfiora il tema della legge contro la sodomia, ma che alla fine non se ne fa di nulla; poi una bomba e le indagini su chi l’abbia piazzata, che sembra il tema centrale del romanzo, ma per un po’ sembra quasi che Pulley se ne dimentichi, per poi dirci alla fine chi l’ha piazzata; un matrimonio di convenienza celebrato a caso e senza nemmeno delineare bene cosa ci si aspetta dalle parti; politica giapponese a caso, con una spruzzata di realismo magico.
Alla fine mi è sembrato di non aver capito niente: ho avuto la sensazione di andare avanti nella lettura solo nella speranza che prima o poi avrebbe avuto un senso, ma il finale m’è sembrato proprio buttato lì e anche abbastanza insoddisfacente. Peccato, perché c’erano tutti gli elementi perché potesse essere un buon romanzo, ma manca della giusta organicità.


Sembra facile scrivere storie fantastiche “serie”… 🙂
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Ti dirò, lo sarebbe stata con un po’ più di maestria nel gestire tutti gli elementi che contiene: diamo il beneficio del dubbio a Pulley, che era al suo primo romanzo.😀
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Vero. Va dato atto alla casa editrice di avere rischiato… non tutti lo fanno con tutti.
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Sembra che ci siano un sacco di cose interessanti ma, da quello che scrivi, che facciano fatica a connettersi. Peccato, però mi intriga!
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Più che altro sono buttate lì un po’ a caso, senza avere il giusto spazio. Magari a te piace: se hai MLOL Plus, è incluso e puoi dargli una possibilità senza troppi pensieri.
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Questo libro mi è stato consigliato in quanto amante dei viaggi nel tempo e argomenti che trattano tematiche temporali in generale. Ho già trovato un ePub da prendere in prestito e voglio dargli una possibilità. Spero di trovarlo piacevole, anche se l’idea che contenga tanti elementi trattati alla rinfusa non mi entusiasma molto.
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La chiaroveggenza di uno dei personaggi è forse una delle cose più confuse del libro, quindi non so quanto ti convenga leggerlo!😅 Però se l’hai trovato in prestito, buttati, tanto si legge abbastanza velocemente.
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