Può una cognata creare così scompiglio da rendere impossibile una relazione? O essere così invadente, invidiosa, gelosa e cattiva da far di tutto pur di continuare ad essere l’unica donna per il proprio fratello? Può passare ogni limite consentito pur di raggiungere il proprio obiettivo? O arrivare a tentare di distruggerti la carriera, la dignità, la vita e il fidanzamento? A quanto pare sì. Lo fa Annabella, sorella di Andrea. Dopo averlo cresciuto come una madre, ora pretende di dettare le regole della sua vita, imponendosi su Daphne. Quella che inizialmente sembra una bella amicizia tra le due si trasforma in un incubo nel momento in cui il suo trono di primadonna inizia a vacillare. Annabella arriverà a compiere gli atti più assurdi, pericolosi, meschini e illegali pur di far fuori la nuova fidanzata di suo fratello. “Cara cognata, ti odio!” è il primo libro della serie “Cara, ti odio!” La serie “Cara, ti odio!” vuole raccontare con ironia e sarcasmo tutta una gamma di relazioni problematiche di personaggi, caricature di se stessi, con cui quotidianamente ci scontriamo, spesso portate al limite del paradosso, del buonsenso e della comprensione.


Se siete tra coloro che credono nell’Amore all’interno delle famiglie, girate alla larga da questo libro. Se pensate che anche nelle migliori famiglie spunti fuori qualche psicopatico che tenta di distruggerle, bene, questo libro fa per voi.

Dopo chilometri e chilometri di letteratura su – o forse sarebbe meglio dire contro – le suocere (inutile esplicitare i motivi di tanto accanimento), Corinne Savarese esamina l’odio della cognata. Ah! Pensavate forse che le cognate siano tutte zucchero filato? Non direi: ci sono infide serpi anche tra di loro. E bisogna prestare attenzione perché stanarle è molto, molto difficile: come la cognata della storia, Annabella, all’inizio fanno tutte le carine e coccolose e poi quando meno te l’aspetti… zac! Pugnalata alle spalle (o avvelenamento da cibo… dipende dalla creatività della cognata in questione).

La “vittima” in questo libro si chiama Daphne. Si innamora di un uomo “perfetto” – Andrea – e si ritrova come cognata l’esuberante Annabella. Ovviamente parte l’idillio, ma Annabella ben presto troverà qualcosa da ridire, oltre che a cercare di far fuori la “rivale” nella conquista definitiva dell’amore del fratello. Fratello che dovrà occuparsi dei drammi della “povera” Annabella e chiedere la comprensione di Daphne (mai che questi maschietti difendano le mogli dalle donne della loro famiglia d’origine… non sia mai!).

Ora il tono del romanzo è molto scherzoso e a tratti decisamente iperbolico, ma non credete che la Savarese vada tanto lontano dalla verità. La cattiveria che certi parenti riescono a raggiungere nel tentativo di difendere ciò che ritengono proprio (compresi fratelli e figli) non deve mai essere sottovalutata. Come non deve mai essere sottovalutata la stupidità di chi cede terreno nella speranza di migliorare e riappacificare le cose.

In definitiva un libro molto divertente (così divertente che è facile anche perdonargli qualche virgola allo stato brado), ma che fa anche riflettere sulla pericolosità di certi parenti.

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