Dopo aver sopportato anni di torture inflitte dai vampiri, Lachlain MacRieve, capo del clan dei lykae, è furioso quando scopre che la compagna che aspetta da millenni e che gli è destinata è in realtà un’esile ed eterea creatura, metà valchiria e metà vampiro. Porta il nome di Emma e anche lei ha un passato tormentato alle spalle; nel momento in cui Lachlain la reclama come Compagna è costretta ad abbandonare la ricerca della verità sulla morte dei genitori per seguirlo nel suo antico castello in Scozia. Laggiù, il timore che la giovane prova per il popolo dei lykae e per la loro fama di oscuri amanti comincia ad affievolirsi, mentre lui porta avanti un lento e perverso gioco di seduzione. Il suo unico scopo è quello di soddisfare i desideri nascosti che lei non ha mai osato rivelare. E quando un antico dolore tornerà dal passato di Emma, il profondo desiderio che li unisce rischierà di mettere in ginocchio perfino un valoroso combattente come Lachlain e risveglierà in lei uno spirito guerriero mai sopito…


Sono molto, molto perplessa riguardo a questo libro.

L’inizio mi ha fortemente urtata, tanto che ho quasi pensato di abbandonare la lettura. Abbiamo il maschio alfa di turno – Lachlain, re dei lykae – che, non appena conosciuta la sua Sposa (cioè la donna che è destinata a stare al suo fianco per sempre), la minaccia, quasi la violenta, la molesta, la rapisce, la insulta, mira a dilapidarle il conto in banca… e chi più ne ha più ne metta.

E non mi ha soddisfatto sapere che il comportamento di Lachlain è dovuto a una lunghissima prigionia e un’altrettanto lunghissima tortura. E nemmeno che i lykae sono un tantino “irruenti” quando si tratta delle loro Spose.

Dubito che una donna così maltrattata possa anche solo lontanamente pensare di avere una relazione con un uomo così. La violenza sulle donne non può MAI essere giustificata, scusata, minimizzata o essere avvicinata all’amore. Punto.

Detto questo, dopo che Lachlain torna ad essere “civile”, il libro migliora, con le interazioni con la famiglia di lei e la battaglia per difenderla. Questo è l’unico motivo per cui non ho ritenuto il libro una delusione totale (sebbene l’amaro delle prime pagine non si sia mai del tutto dissolto nella lettura).

2 stars smaller

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