Buon lunedì, prodi seguaci!👾
Forse questa settimana dalle mie parti farà un po’ l’autunno e cadrà un po’ d’acqua: speriamo non troppa tutta insieme, in modo da poter godere in pace del rumore della pioggia. Preferibilmente mentre sono in casa all’asciutto a leggere, ma tanto so già che me la scaricherà addosso mentre sono in giro.
Meglio prepararsi l’angolo delle coccole con copertina, tè caldo e libri…
Per la task 10, che prevede di leggere un thriller politico scritto da un*autorǝ marginalizzatǝ (una persona razzializzata o LGBTQIA+), ho deciso di leggere Svegliare i leoni di Ayelet Gundar-Goshen. Sembra uno di quei libri che mettono in discussione i principi dellǝ lettorǝ e spingono a porsi molte domande.

Il dottor Eitan Green è una persona onesta e un ottimo medico, impegnato a salvare vite. Una notte, guidando la sua jeep a tutta velocità nel deserto, investe un uomo, un migrante africano. L’uomo è ferito mortalmente e il dottor Green, preso dal panico, fugge. Questa decisione cambierà la sua esistenza. Il giorno dopo, una donna bella, misteriosa e dalla pelle nera bussa alla porta della casa di Eitan e gli porge il portafoglio perduto nel luogo dell’incidente. La donna lo ricatterà, ma non chiedendo soldi. Lo condurrà invece in luoghi, reali e interiori, che il dottor Green non avrebbe mai immaginato di dover esplorare.Svegliare i leoni è un romanzo che corre sul filo della suspense, coinvolgendo il lettore in una riflessione sulla fragilità dei princìpi morali, sulla vergogna e sui desideri proibiti che si celano in ognuno di noi; un testo potente, universale e intimo che guarda e fa luce nelle zone nebulose dell’anima ponendoci la domanda pressante: «E tu, che cosa avresti fatto?».
Per la task 16, che stabilisce di leggere un libro raccomandatoti da un*amicǝ con gusti letterari diversi dai tuoi, mi è stato appioppato Daemon di Daniel Suarez. Credo che mi abbiano voluto bene perché non sembra così tremendo, anche se il riferimento all’ordine mondiale nella sinossi mi fa pensare a QAnon e quella roba là (che – ci tengo a precisare – è solo una coincidenza, visto che QAnon è nato dopo diversi anni dopo la pubblicazione di Daemon). Però sono abbastanza certa che sia pieno di roba informatica che non capirò. Aiuto.

Matthew Sobol è il leggendario e visionario ideatore di popolarissimi giochi online. La sua morte prematura getta nello sconforto milioni di fan sparsi in tutto il mondo. Nello stesso tempo due programmatori della sua società vengono trovati privi di vita in circostanze decisamente sospette. Sarà il detective Peter Sebeck a cercare di far luce su questo caso davvero insolito. La sua indagine, però, non sarà semplice. La morte di Sobol, infatti, si rivela ben presto l’innesco di un meccanismo perverso, la prima tessera che, con un effetto domino, è in grado di far saltare i sistemi dell’intera Rete. La mente diabolica e geniale di Sobol ha creato un “daemon”, un programma infernale il cui compito è quello di scatenare una vera e propria guerra contro l’ordine mondiale e distruggere qualsiasi cosa si opponga al suo inesorabile cammino, riuscendo a essere sempre un passo avanti rispetto a chi cerca di fermarlo. Quello che si prospetta è uno scenario inquietante, e per Sebeck, che vede crescere l’ondata di panico, è una sfida mentale oltre che poliziesca. Costretto ad affrontare un avversario inafferrabile, senza nome e senza volto, dovrà ricorrere all’aiuto di un esperto consulente informatico per venire a capo di un enigma sempre più complesso e contrastare un nemico capace di dirigere dall’oltretomba un gioco spietato che potrebbe avere conseguenze devastanti per l’intero pianeta.
Bene, questo è quanto. Conoscevate uno di questi due romanzi? Cosa mi aspetta con Daemon? Non ci capirò davvero nulla o chi ha scritto la sinossi ci ha capiva meno di me di informatica? Chissà…
A presto!🤹♀️
buone letture novembrine!
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Anche a te!💛
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Ciao! Da informatico posso anticiparti che ‘daemon’ non fa riferimento a ‘programmi infernali’ ma a qualunque programma in esecuzione in background, cioè non sotto il controllo diretto dell’utente 🙂
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Questo l’ho imparato dalla sinossi in inglese, che è molto meno melodrammatica di quella della Mondadori e più interessata a spiegarti cosa racconto effettivamente questo romanzo…
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Meno male…
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