Buon lunedì, prodi seguaci!🐈

Continua la mia spirale giapponese, con un libriccino da gattarз come me e che sembra raccontare una storia molto poetica e di piccole cose quotidiane. Eccovi una citazione da Il gatto venuto dal cielo di Takashi Hiraide.

Però si verificò un cambiamento insperato: le cellule cancerose all’interno dei reni si necrotizzarono naturalmente e furono espulse con l’urina. Aveva del miracoloso: Y. migliorò. Poi, per effetto dei forti analgesici, iniziò a rivolgersi a coloro che andavano a trovarlo con lo stesso modo esagitato di parlare che aveva quando, molto tempo prima, ci prendevamo una sbronza insieme. Avendo lasciato il lavoro mi trovavo ad avere del tempo libero, e per quattro mesi frequentai assiduamente quell’ospedale di periferia, come se facessi tappa in un bar di cui ero cliente.

Nello stesso periodo, Y. iniziò a ordinare e risistemare tutte le sue opere: i suoi più cari amici gli avevano organizzato la pubblicazione di una raccolta completa di poesie. Sdraiato bocconi, era riuscito in qualche modo a mettere mano alle bozze e scrivere quattro nuovi componimenti ma, alla fine del mese di maggio del 1988, era mancato.

Adesso mi ritrovo a pensare che i trent’anni siano un’età davvero orribile: un tempo in cui ci si diverte senza rendersi conto di essere sul confine tra il successo e il fallimento.

Bestseller in Francia e vincitore del premio letterario giapponese Kiyama Shohei, The Guest Cat, dell’acclamato poeta Takashi Hiraide, è un romanzo sottilmente commovente ed eccezionalmente bello sulla natura transitoria della vita e sui modi di vivere stravaganti ma profondamente sentiti. Una coppia sulla trentina vive in un piccolo cottage in affitto in una zona tranquilla di Tokyo; lavorano a casa, copy-editing freelance; non hanno più molto da dirsi. Ma un giorno un gatto si invita nella loro piccola cucina. Se ne va, ma il giorno dopo viene di nuovo, e poi ancora e ancora. Presto compreranno dolcetti per il gatto e si divertono a parlare dell’animale e di tutti i suoi modi. La vita sembra improvvisamente avere più promesse per il marito e la moglie: i giorni hanno più luce e colore. Il romanzo trabocca di nuove piccole gioie e tanti momenti di sbalorditiva bellezza poetica, ma poi succede qualcosa…

Come ha osservato Kenzaburo Oe, il lavoro di Takashi Hiraide “brilla davvero”. La sua poesia, che è straordinariamente intrecciata con la bellezza, è stata acclamata qui per “la sua serie apparentemente infinita di oggetti ed esperienze che cambiano forma, il cui effetto di scheggia viene messo in atto tramite una combinazione unica di velocità e minuzia”.