Buon lunedì, prodi seguaci!🍜
Inizio la settimana scrivendovi di uno degli anime più popolari dello scorso autunno, Komi Can’t Communicate: potete vederlo su Netflix e per il momento ha una stagione di 12 episodi, ma è già stata annunciata la seconda stagione per la primavera 2022.

Komi Can’t Communicate è uno slice of life che racconta di una ragazza, Komi, con una forte ansia sociale e un mutismo selettivo che finora le hanno impedito di farsi dellз amicз: nel suo primo giorno di superiori, incontra Hitohito Tadano, che si accorge delle sue difficolta di comunicazione e promette di aiutarla a farsi cento amicз. Il loro proposito sarà, però, messo a dura prova dalla popolarità di Komi, la cui bellezza la mette al centro dell’attenzione suo malgrado, facendola sembrare una dea algida e irraggiungibile.
In generale, l’ho trovato un anime molto carino, sebbene lontano dalla perfezione e dalle lodi sperticate che mi hanno convinta a recuperarlo, visto che avevo mancato la visione in simulcast. Infatti, già per quanto riguarda il tema centrale, ovvero la rappresentazione dell’ansia sociale e del mutismo selettivo, ho delle perplessità. Ovviamente non sono un’esperta, ma, nonostante l’anime mostri molto bene le difficoltà di una persona con dei disturbi d’ansia così importati, allo stesso tempo ci fa vedere lз suoз amicз (soprattutto Najimi, che è un concentrato di estroversione) che cercano di aiutarla tramite una sorta di terapia d’urto, che non credo sia il modo migliore di affrontare questo genere di ansia.

Inoltre Komi non segue alcun percorso terapeutico; anzi, ci viene mostrato come il mutismo selettivo sia praticamente un tratto di famiglia e nessunǝ sembra preoccuparsene particolarmente. Mi è sembrato strano, ma magari ne sapremo di più nei prossimi episodi.

Nonostante questo, però, lo show rende Komi molto simpatica ed è difficile non empatizzare con lei nei momenti in cui cerca di parlare per farsi nuovз amicз e fare nuove esperienze. Il che penso fosse lo scopo nudo e crudo di questa storia, vista la sua semplicità, la sua comicità e il suo mostrare sì momenti emozionanti, ma senza mai prendersi troppo il serio.

Oltrettutto è pure una serie piena di personaggi così iperbolici e fuori della realtà che non si può davvero prendere Komi Can’t Communicate troppo sul serio. Voglio dire, il modo in cui Ren entra nella vita di Komi è così fuori di testa che più che diventare sua amica speravo le facesse guadagnare un ordine restrittivo – e lo so che è lo stereotipo della yandere, ma io questi personaggi li detesto, soprattutto se vengono perdonati come se niente fosse. Poi abbiamo Agari, che con la sua ansia e il suo masochismo si trasforma nella ragazza-cagnolino di Komi… meno male abbiamo anche Kaede, una delle ragazze più rilassate e svampite mai viste su schermo: voglio la stessa roba che prende lei perché dev’essere davvero buona.

Però in mezzo a queste esagerazioni c’è anche Tadano, un ragazzo molto normale e che costruisce un Komi un bel rapporto. Infatti, sebbene sia evidente che Komi gli piaccia, non la aiuta per ingraziarsela, ma semplicemente perché vuole aiutarla ed è contento quando si fa nuovз amicз e nuove esperienze. È abbastanza evidente che la loro amicizia sfocerà in una relazione, ma sono contenta che il loro rapporto non abbia preso avvio da situazioni inquietanti.

Insomma, per me è stato un anime caruccio, da vedere senza troppe aspettative e che strappa sorrisi e tenerezza. Speriamo che per la seconda stagione Netflix ci degni di una traduzione decente dal giapponese (e se la rifate dall’inglese, per favore, in quella scena c’è un compasso, non una bussola, siamo in una classe delle superiori, mica su una nave! Date almeno delle informazioni decenti allз vostrз traduttorз!) e della traduzione delle scritte a schermo, perché se abilitiamo i sottotitoli in un’altra lingua è perché il giapponese non lo sappiamo. Ecco.

E voi che mi raccontate? Avete visto Komi Can’t Communicate o nella vostra watchlist? Fatemi sapere nei commenti!
A presto!👙
Fonte immagini: MyAnimeList; AnimeClick
Dopo aver iniziato e abbandonato diversi anime, ora sto guardando la serie giapponese Danger-less detectives: è demenziale, ma ammetto che, sinora, mi sta facendo morire dal ridere 😁.
Buone letture e buone visioni!
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Bah, in effetti sto trovando questa stagione invernale piuttosto moscia. Me lo segno, sembra molto divertente!💙
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Io sono stato costretto a una maratona di Attack on Titan sebbene avessi già letto il manga… Bello, eh, peccato che il finale sia solo su Crunchyroll, oltretutto un episodio a settimana… e si parla di un film che uscirà chissà quando per avere il VERO finale. Uhm.
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Ahahah, solidarietà per la costrizione! Sì, Crunchyroll lo sta facendo uscire in simulcast, ma puoi comunque vederla senza abbonamento, solo con la pubblicità. Non ho visto la serie, quindi non sono aggiornata, ma immagino che anche per questa l’epidemia abbia esacerbato i mille problemi dell’industria anime…
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Mi sento vicina a queste tematiche. Segno il titolo e appena finisco la serie che ho in corso gli do un’occhiata.
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Se non la prendi troppo sul serio e con aspettative eccessive, è carina.
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