Buon venerdì, prodi seguaci!⌛️
Il primo trimestre dell’anno se n’è andato ed è il momento di annunciarvi che sono rimasta indietro con le task di marzo della 2021 RHC. Come da tradizione. Quindi è proprio il momento giusto per aggiungere altra carne al fuoco con i libri scelti per aprile!
Per la task 12, che prevede di leggere un lavoro d’inchiesta scritto da un*autorǝ razzializzatǝ, ho deciso di leggere Un altro giorno di morte in America di Gary Younge, che ha scelto una data a caso – il 23 novembre 2013 – e ha raccontato le storie dellз minori che sono mortз a causa di un colpo di arma da fuoco. Negli USA, infatti, in media sette bambinз o adolescenti muoiono ogni giorno per questo motivo. Quando uscì, nel 2018, se ne parlò molto (l’autore fu anche ospite al Festivaletteratura di Mantova).

Sette è il numero di bambini e adolescenti che, di media, ogni giorno perdono la vita negli Stati Uniti per un colpo di arma da fuoco. Una cifra che non ha pari in nessun’altra nazione. Gary Younge ha scelto una data a caso, il 23 novembre 2013, per scoprire a quanti ragazzi quel giorno è toccata una simile sorte: dieci, tra Est, Ovest e la grande campagna americana. Ha cercato chi li conosceva e ha passato al setaccio le loro pagine Facebook e Twitter. Quando erano disponibili documenti – verbali, autopsie, registrazioni del 911 – li ha consultati per raccontare quelle brevi e invisibili vite. “Un altro giorno di morte in America” parla di cosa vuol dire essere genitori nei quartieri difficili, dell’onnipotenza del secondo emendamento, della distanza della politica, di come i media raccontano o ignorano gli omicidi, di morti che in alcuni casi sono solo numeri e che spesso non vengono neanche contate.
Per la task 18, che stabilisce di leggere un libro scritto da/incentrato su unǝ leader mondiale non occidentale, invece, ho deciso di leggere L’imperatrice Cixi di Jung Chang. Non so niente di questa figura storica, che è il motivo per cui il libro mi ha incuriosita, quindi non vedo l’ora di imparare cose nuove (e di rimanere ancora più indietro con la 2021 RHC, visto che è un libro di cinquecento pagine).

Pechino, marzo 1852: durante la selezione delle consorti imperiali, lo sguardo dell’imperatore Xianfeng si posa su una sedicenne dai tratti non belli, forse, ma senza dubbio affascinanti. Di lì a poco, il cenno di approvazione del Figlio del Cielo schiuderà le porte della Città Proibita alla donna che, ammessa a corte come semplice concubina, si ritroverà in breve a reggere le redini dell’ormai morente dinastia Qing con il titolo di Imperatrice vedova Cixi.
Considerata in Cina una despota dalle scarse capacità e dalle vedute ristrette, Cixi intraprese invece una coraggiosa politica di modernizzazione che, ispirandosi ai metodi e alle tecniche occidentali, scosse il Paese dal suo immobilismo millenario: a lei si devono infatti l’introduzione del telegrafo e della ferrovia, la costruzione di una flotta moderna e l’avvio della pratica di estrazione mineraria, la riforma del sistema legale (con l’abolizione di pratiche quali la fasciatura dei piedi) e l’istituzione di scuole e università di livello. Il tutto mentre, con decisione e accortezza, affrontava le rivolte dei Taiping prima e dei Boxer dopo, le «guerre dell’oppio» e le mire espansionistiche di russi e giapponesi, sventando i complotti orditi alle sue spalle.
Dall’autrice di Cigni selvatici, una biografia documentata e avvincente che, avvalendosi di materiali fino a poco tempo fa inaccessibili, ribalta gli stereotipi per tracciare il ritratto di una figura ancora poco nota agli storiografi occidentali: quella di una donna energica e lungimirante che, in un contesto tutt’altro che favorevole, governò per quarant’anni le sconfinate terre del Celeste Impero da dietro un paravento di seta gialla.
E questo è quanto? Conoscevate qualcosa? Tipo i libri di Chang, che mi pare un’autrice molto interessante, credo che finirò di leggere altro di suo…
Buon fine settimana!🦝
Di Chang ho letto proprio “Cigni selvatici”, molto bello. Questo me l’ero proprio perso, ma la trama invita subito alla lettura, quindi subito segnato!
Anche l’altro libro scelto è molto interessante per il tema, purtroppo doloroso.
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Eh, “Cigni selvatici” l’ho occhieggiato, mi sembra molto interessante.
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