L’Inghilterra è afflitta da oltre cinquant’anni da un’invasione di fantasmi di tutti i generi. I londinesi, senza scomporsi, lo chiamano ‘Il Problema’, ma la loro vita ne è pesantemente condizionata. Gli unici in grado di vedere e combattere gli spettri sono i ragazzini, ciascuno con i propri Talenti, al servizio di agenzie di acchiappafantasmi. Tra queste, la Lockwood & Co. cerca di emergere, ma non ha fatto ancora grandi progressi… L’agenzia rivale riesce sempre a mettere i bastoni tra le ruote ad Anthony, Lucy e George, impedendogli di portare a termine qualsiasi missione. Il capo della Lockwood & Co., il bello e intraprendente Anthony, ha deciso di sfidare i concorrenti nella soluzione di un caso: chi perderà sarà costretto ad ammettere la sua inferiorità nientemeno che sul Times! La sfida consisterà nel risolvere il mistero di uno strano specchio trafugato durante la riesumazione di un medico vittoriano che era riuscito a spiare nell’aldilà. Nel secondo capitolo della serie Lockwood & Co., riuscirà l’affascinante Anthony ad affermare la superiorità della sua agenzia, aggiudicandosi la vittoria in questa sfida? E Lucy sarà in grado di dimostrare una volta per tutte il suo coraggio e scoprire i suoi veri Talenti?

Avevamo lasciato Lucy alle prese con il fatto di essere riuscita a sentire forte e chiara la voce del teschio nel vaso proprietà – più o meno – della Lockwood & Co. e la ritroviamo nei guai fino al collo insieme a Lockwood e George in mezzo a un’infestazione – ehm, ehm – imprevista di Lemuri.

Leggere Il teschio parlante è stato un vero spasso: Lockwood, Lucy e George sono ormai un trio affiatato e vederlз lavorare insieme nella loro – ancora – scalcagnata agenzia di investigazione psichica è uno spettacolo. Lockwood è sempre più affascinante e irresistibile, George è sempre più curioso e irascibile, Lucy sempre più determinata e curiosa.

La new entry, il teschio nel vaso, è il pepe che mancava: perfido e infido, è sempre in bilico tra il seminatore di zizzania e l’infiltrato nella fazione opposta. Come ci ha mostrato con Bartimeus nella saga a lui dedicata, Stroud è maestro nel creare e gestire questi personaggi non proprio entusiasti di essere necessari a questi pretenziosi esseri umani con i quali devono avere a che fare.

Come se già non ci fosse abbastanza carne al fuoco, Stroud aggiunge una sfida tra la Lockwood & Co. e il gruppo di Quill Kipps, facente parte dell’Agenzia Fittes, decisamente famosa e piena di risorse. Manco a dirlo, le cose precipiteranno in fretta, iniziando a far intravedere interessanti retroscena che rendono assolutamente necessario il proseguimento della serie.

E poi dobbiamo sapere cosa è successo in quella stanza. E meno male avevo sottomano il terzo volume, altrimenti sarei morta nell’attesa di sapere. Mannaggia a te, Stroud, che razza di finale.