Buon lunedì, prodi seguaci!🍐

Novembre sta finendo e le playlist natalizie fanno capolino: accompagno l’inizio della fine di questo 2020 con Di questo amore non si deve sapere di Ritanna Armeni, che racconta la storia di Inessa Armand, una rivoluzionaria troppo rivoluzionaria anche per un tipo come Lenin.

Poi succede che Inessa finalmente parla, spiega. Senza girarci intorno, dice ad Aleksandr cosa è successo con Volodja e dentro di lei. Gliene parla prima da sola, poi in presenza dello stesso Volodja. Ci si aspetterebbero drammatiche scene di gelosia e rancorosi litigi tra i due fratelli. Invece, la storia segue un corso del tutto inconsueto. Ci sono lunghi colloqui. Giorni di verità e di lacrime. Ciascuno dei tre fa domande all’altro e tenta di chiarire la propria posizione. I due fratelli riescono a non trasformarsi in nemici. Inessa si sente colpevole e si scusa con entrambi. Aleksandr accusa il colpo, ma sa di amare ancora Inessa e non vuole rinunciare all’affetto e alla fiducia che lei nutre ancora per lui. Volodja è diviso fra l’amore per il fratello e la passione. Abbastanza insolita è anche la reazione della famiglia Armand. Nella grande casa per qualche mese si discute, ci si accapiglia, si chiedono spiegazioni, ma Inessa rimane nella famiglia, resta comunque una di loro.

Donna attraente e appassionata, magnetica e vitale, pianista eccellente, poliglotta, rivoluzionaria, impegnata nella lotta per i diritti delle donne, sostenitrice del libero amore, madre di cinque figli e moglie di un ricchissimo industriale russo: è Inessa Armand, votata anima e corpo alla causa bolscevica. Anche se per molto tempo il regime sovietico ha fatto di tutto per tenerlo segreto, fu il grande amore di Lenin, oltre che la sua più fidata collaboratrice. Si conobbero a Parigi nel 1909, in un caffè dove si incontravano i rivoluzionari russi in esilio: il loro legame si nutriva dell’ardore politico, dell’ebbrezza di ideare e partecipare a un cambiamento storico epocale, ma anche di fascinazione, attrazione e tenerezza. Inessa è sepolta per volere di Lenin davanti alle mura del Cremlino vicino a John Reed, ma è stata cancellata dai libri di Storia. Il capo della Rivoluzione non poteva essere macchiato dalla meschinità di un adulterio borghese. Ritanna Armeni, che ha seguito le sue tracce nelle poche testimoniamze e biografie esistenti e ha ripercorso i suoi passi in Europa, ci restituisce il ritratto fremente, dolce e indomabile di una donna che più che al passato sembra appartenere al nostro futuro: inquieta e non catalogabile, piena di contraddizioni eppure integra nelle sue passioni, capace di amare perché libera, rivoluzionaria nel privato e nel politico. La donna di domani.