Buon lunedì, prodi seguaci.
Lo scorso 2 settembre ci ha lasciato David Graeber, antropologo e attivista anarchico, con uno sguardo sul mondo che sfidava le convenzioni e con la capacità di spiegare con semplicità le sue teorie basate sull’antropologia. Internazionale ha pubblicato online alcuni dei suoi interventi tradotti in italiano: vi consiglio di dargli un’occhiata, se già non l’avete fatto.
Ho sentito quindi il bisogno di leggere qualcosa di suo (dopo Debito: i primi 5000 anni che avevo letto l’anno scorso): quindi eccomi qua, a leggere Bullshit Jobs, il suo ultimo lavoro, e a lasciarvene un assaggio.
Scrivere questo saggio è funzionale inoltre a uno scopo politico.
Vorrei che fosse una freccia puntata contro il cuore della nostra civiltà. C’è qualcosa di molto sbagliato in quello che abbiamo fatto di noi stessi. Siamo diventati una civiltà basata sul lavoro: nemmeno poi «lavoro produttivo», ma lavoro come fine e significato in sé. Siamo arrivati al punto di credere che uomini e donne che non lavorano quanto dovrebbero o che sono impegnate in occupazioni che non amano particolarmente siano cattive persone, che non meritano amore, cura o assistenza da parte della comunità. È come se avessimo collettivamente acconsentito al nostro stesso asservimento. Quando ci rendiamo conto che per la metà del tempo siamo impegnati in attività del tutto prive di significato o perfino controproducenti – in genere agli ordini di una persona che non ci piace –, la prima reazione politica consiste nel ribollire di risentimento perché altre persone potrebbero non essere cadute nella medesima trappola. Di conseguenza odio, rancore e sospetto sono diventati il collante che tiene assieme la società. È una situazione disastrosa, che mi auguro possa finire.
Se questo libro potrà in qualche misura contribuire a risolverla, sarà valsa la pena di scriverlo.

Siate onesti: se il vostro lavoro non esistesse, quanti ne sentirebbero la mancanza? Qual è il contributo significativo che offre al mondo? Nella primavera del 2013, David Graeber ha posto questi semplici interrogativi in un articolo provocatorio pubblicato online, e il successo è stato immediato: milioni di visualizzazioni, traduzioni in quasi venti lingue, condivisioni virali in tutto il mondo, campagne spontanee di guerriglia marketing da parte di attivisti politici. Perché i risultati sono stati sorprendenti: oltre il 40% degli intervistati riteneva di svolgere un lavoro inutile, un lavoro privo di senso, un “bullshit job”. A partire da quelle riflessioni e perfezionandole con nuovi dati, ricerche, approfondimenti, Graeber esplora in questo libro una delle più sentite preoccupazioni dell’economia contemporanea, puntando il dito contro una deformazione tipica del capitalismo finanziario che permette a milioni di persone – consulenti per le risorse umane, coordinatori delle comunicazioni, avvocati societari – di svolgere un lavoro inutile senza impedire loro di esserne tragicamente consapevoli. David Graeber studia così i meccanismi attraverso i quali questo fenomeno – che il capitalismo efficientista doveva eliminare – si sta diffondendo oltremisura. Analisi spietata e manifesto per un nuovo umanesimo, Bullshit Jobs mostra come il lavoro anziché finalizzato alla produzione, sia diventato fine a sé stesso, e propone soluzioni capaci di ridistribuire la ricchezza e di superare le diseguaglianze create dal nostro modello economico: non ultima, un reddito di cittadinanza che separi il lavoro dalla retribuzione.
Questa sembra una lettura per me. Ho un rapporto complicato anche solo con la parola “lavoro”. Secondo me la gente dovrebbe vivere per coltivare i propri hobby e mandare a lavorare un robot personale. Avrò un’anima anarchica anch’io. O forse non ho ancora trovato il mio posto nel mondo.
"Mi piace"Piace a 3 people
O forse l’organizzazione attuale del lavoro non è delle migliori.😉 Io te lo consiglio tanto questo libro: non sono ancora a metà, ma Graeber è già illuminante.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sembra decisamente interessante! Aspetto una tua eventuale recensione :).
"Mi piace"Piace a 2 people
Non sono ancora a metà, ma ha tutta la mia attenzione. È già consigliatissimo!💙
"Mi piace"Piace a 1 persona
Non mi ricordo in quale articolo ne avevo sentito parlare. Ho sempre voluto leggerlo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Io te lo consiglio tanto, è davvero notevole.💛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Già segnato.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ha uno stile narrativo molto interessante e accattivante che sa come incuriosire e catturare il lettore. Grazie per il consiglio!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Graeber era speciale nello spiegare le sue idee e renderle accessibili potenzialmente a chiunque.
"Mi piace""Mi piace"