Buon venerdì, prodi seguaci!🕷️
Oggi vi scrivo di un anime del 2019 che potete vedere su Prime Video: si tratta di Dororo, remake dell’omonimo anime uscito nel 1969 e che si rifà al manga di Osamu Tezuka. L’anime ha una sola stagione di ventiquattro episodi.
Dororo racconta la storia di Hyakkimaru, al quale non appena nato alcuni demoni hanno strappato dodici parti del corpo in seguito a un patto stretto con loro da suo padre, Daigo Kagemitsu: potere e prosperità nelle sue terre in cambio di qualsiasi cosa essi desiderassero.

Hyakkimaru viene quindi esposto, ma non muore (è un bambino resistente, che vi devo dire) e viene trovato a curato dal Dottor Jukai, esperto in protesi, diciamo così: questo gli permetterà di sostituire le parti mancanti del bambino con componenti artificiali, fatte per lo più di legno.

Una volta cresciuto scoprirà che, uccidendo i demoni che si sono impossessati delle parti del suo corpo, riuscirà a riaverle indietro e parte per un viaggio nel tentativo di riprendersi ciò che gli appartiene. È proprio durante il suo peregrinare che incontrerà Dororo, un piccolo orfano e ladruncolo che tira avanti tra un espediente e l’altro. Tra i due crescerà un legame sempre più forte, fino a diventare amore fraterno, che li porterà a supportarsi a vicenda.

Nel complesso di tratta di un anime parecchio violento: siamo nell’epoca Sengoku e vige una spietata legge del più forte. Le scene di violenza sono talmente tante e frequenti che vi consiglio vivamente di stare alla larga se non ne avete una buona tolleranza.
Se questo non vi spaventa, ve lo consiglio tanto: è una storia con un importante dilemma morale al centro. È vero che Daigo non sarà il padre dell’anno, ma cosa dire di tutte quelle persone innocenti che hanno beneficiato della fertilità dei campi e della benevolenza del tempo? Infatti, se Hyakkimaru riuscirà a recuperare ogni parte del suo corpo, il patto con i demoni verrà sciolto e su quelle terre torneranno carestie e calamità. Cos’è più importante, l’integrità del corpo di Hyakkimaru o il benessere di centinaia di persone? Il desiderio di Hyakkimaru è puro egoismo o il suo sacrificio è stato troppo grande?

A questo si aggiunge una riflessione su cosa faccia di un essere un essere umano. Hyakkimaru evidentemente non è del tutto umano, mentre i demoni non lo sono affatto: eppure nel corso dell’anime vediamo Hyakkimaru e perfino alcuni demoni comportarsi in maniera più umana di tante persone.

Infine, sono rimasta molto colpita dal fatto che, sebbene all’inizio a Hyakkimaru manchino diverse parti del corpo che avrei ritenuto fondamentali per dare espressività al personaggio su schermo, sono riuscitu comunque a dargli un’enorme profondità e a non far mai annoiare lu spettatere. Vi faccio presente che a Hyakkimaru all’inizio mancano tra le altre cose le corde vocali, gli occhi, le orecchie e tutta la pelle: quindi è muto, cieco, sordo e il suo viso è coperto da una maschera. Le sue possibilità di interagire con il mondo esterno (del quale “vede” solo una specie di anima/aura diversa per ogni creatura, senza però distinguere una persona da un’altra, per esempio) sono davvero limitate, eppure è subito un personaggio interessante.

Che ve pare? Lo conoscevate o vi ho incuriositu? Fate sapere nei commenti!
Buon fine settimana!🐎
Fonte immagini: IMDb