Buon venerdì, prodi seguaci!🟣
Lo so, lo so: c’è un’enorme quantità di begli anime recenti che aspettano di essere visti, ma la vecchia millennial nostalgica che è in me si è fatta sentire con prepotenza e mi sono fatta un bel rewatch di una delle serie anime più belle di tutti i tempi: InuYasha, in onda in Italia tra il 2001 e il 2011 sulla vecchia MTV.

La serie è composta da sette stagioni, per un totale di 193 episodi, più quattro film (Un sentimento che trascende il tempo, Il castello al di là dello Specchio, La Spada del Dominatore del Mondo e L’isola del fuoco scarlatto). Le prime due stagioni potete trovarle su Netflix, mentre le prime quattro sono disponibili su Prime Video; i film, invece, potete trovarli tutti su entrambe le piattaforme.

InuYasha racconta la storia di un mezzodemone cane di nome InuYasha, che insieme a Kagome Higurashi, Miroku, Sango, Shippo e Kirara si mettono in viaggio per recuperare i frammenti della Sfera dei Quattro Spiriti, un potente oggetto magico in grado di conferire grandi poteri e che per questo viene bramata da demoni ed esseri umani. Il gruppo di InuYasha rivaleggia con Naraku, un mezzodemone malvagio, e le sue emanazioni.

InuYasha ha tanti elementi per farsi amare: un gruppo di persone che sviluppano un legame fortissimo nel corso delle loro avventure, personaggi tridimensionali che non sono solo buoni o cattivi e che hanno delle storie personali che li portano a fare determinate scelte, a volte anche drammatiche, e un antagonista che gioca in maniera perversa con le vite di chiunque, incurante del dolore provocato.

È una di quelle serie dove si finisce per cambiare idea su un sacco di personaggi, solo perché sono così tridimensionali che anche lu antagonistu finiscono per avere il loro perché (qualcunu ha detto Kagura?).
Inoltre, ci sono un’infinità di tematiche piazzate qua e là: dalla crescita personale all’accettazione di sé; dal bullismo all’aborto (una cosa che ai tempi non avrei mai notato, e invece eccola lì); dalla lotta contro un destino che sembra scritto all’importanza dei legami, familiari e amicali; dai vuoti che non si riempiono con dei surrogati, fosse anche un potere senza confini, al coraggio di lasciare libere di fare le loro scelte le persone a cui si vuol bene, anche se quelle scelte potrebbero ferirci.

C’è un sacco di roba in InuYasha, sempre ben trattata e sviluppata. Una delle mie preferite è lo sviluppo del personaggio di Sesshomaru, il fratellastro maggiore di InuYasha. Sesshomaru, che, in quanto demone completo e figlio del Grande Demone Cane, è uno dei personaggi più potenti della serie, deve imparare che persino lui ha dei limiti e che vivere solo per diventare sempre più forte non gli porterà niente di buono: sarà solo la sua crescente capacità di provare compassione a fargli trovare la strada per diventare davvero inarrestabile.

Infine, per quanto adori questo anime, devo citare due difetti. Il primo è il fanservice di Miroku, che per fortuna va scemando con il proseguire della serie: so che ha un senso nella costruzione del personaggio e che viene punito ogni volta che è molesto, ma che fastidio!

Il secondo difetto è più importante: l’ultima stagione avevano voglia di finire in fretta e hanno mozzato un sacco di parti del manga, con il risultato che alcuni sviluppi, non dico che non abbiano senso, ma sono visibilmente manchevoli di passaggi logici. Un vero peccato.

Se non avete mai visto InuYasha e ho stuzzicato la vostra curiosità, sappiate che in autunno dovrebbe uscire un nuovo anime, sempre ambientato nell’universo di InuYasha, ma dedicato alle avventure delle figlie di InuYasha (Moroha) e Sesshomaru (le gemelle Towa e Setsuna). Si intitolerà Hanyo no Yashahime – Sengoku Otogi Soushi e sembra molto interessante dalle informazioni che abbiamo per ora.
Che ve ne pare? Ci sono fan di InuYasha tra voi? Oppure non l’avevate mai sentito nominare? Ditemi nei commenti!
Buon fine settimana!🍜
Fonte immagini: IMDb
Ho sentito parlare di InuYasha ai tempi delle superiori, solo perché qualche mia amica lo guardava. Io mi sono limitata a fare qualche ritratto ai personaggi. Questo tuo articolo mi ha incuriosito soprattutto perché non avevo idea che in questo anime fossero trattate così tante tematiche importanti.
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Onestamente nemmeno io me lo ricordavo così pieno di tematiche. Potere dell’età!😅 Io te lo consiglio tanto!💛
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Lo conosco e ho visto anche qualche spezzone (pochissimi), ma non mi ha mai attirato, lo ammetto. Della stessa autrice, mi piace un sacco Ranma 1/2, anche se suppongo sia molto più scanzonato e “frivolo”!
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In realtà anche InuYasha ha un sacco di momenti comici e, nonostante tratti argomenti importanti, ci si diverte parecchio durante la visione.
Ranma 1/2!😍 Mentre vedevo InuYasha, m’è venuta voglia di rivedere anche quello…
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Ah, l’anime night di MTV, quanta nostalgia… All’inizio mi aveva presa un sacco, ma di stagione in stagione, o meglio, di filler in filler, il mio amore per Inuyasha è scemato, per non parlare del sequel che è in cantiere… Se sei in vena di anime ti consiglio Given (ma forse lo conosci già) :).
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Sì, ci sono praticamente due stagioni filler, ma sono molto carine, quindi non mi sono mai annoiata.
Given l’ho in lista, ma non l’ho ancora visto🧡
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