Buon mercoledì, prodi seguaci!💙💖🤍
Qualche giorno fa l’account Twitter di Netflix Italia ha rilasciato la notizia che Disclosure, un documentario diretto da Sam Feder, sarebbe stato disponibile dal 19 giugno.
È ovviamente finito nella mia lista e c’è stato ben poco perché questo è il mese del Pride e chi sono io per negarmi una sana dose di orgoglio?

Disclosure esplora il modo in cui le persone trans sono state rappresentate nel corso della storia del cinema e della televisione negli USA e lo fa dal punto di vista di persone trans che, a vario titolo, hanno finito per lavorare nel mondo dell’audiovisivo. Abbiamo Laverne Cox, Susan Stryker, Alexandra Billings, Jamie Clayton, Chaz Bono, Alexandra Grey, Yance Ford, Trace Lysette, Jazzmun, Mj Rodriguez, Angelica Ross, Jen Richards, Elliot Fletcher, Brian Michael Smith, Sandra Caldwell, Candis Cayne, Zackary Drucker, Lilly Wachowski, Ser Anzoategui, Zeke Smith e Leo Sheng.
Per me è stato sorprendente vedere come la rappresentazione delle persone trans inizi prestissimo nelle pellicole, visto che per quanto riguarda il cinema e la sua storia sono una vera capra, sebbene non sia stata affato una sorpresa vedere la trasfobia che permeava quelle prime rappresentazioni. Una trasfobia che purtroppo è continuata fino in tempi molto recenti, almeno fino a quando le persone trans non hanno cominciato a essere al centro della narrazione delle loro storie.
Si sente parlare sempre di più di come rappresentare in maniera corretta i personaggi trans e da chi farlu interpretare (è giusto che a farlo siano professionistu cisgender?) o del perché è così facile che nei film la persona trans sia una vittima o un killer psicopatico. Perché si sceglie di raccontare alcune storie – preferibilmente tragiche o che ridicolizzano – piuttosto che altre?
Solitamente ci si interroga su queste questioni senza rendersi bene conto dell’impatto che hanno nella vita delle persone che le guarderanno. Come sottolinea Disclosure, la maggioranza degli statunitensi non conosce persone trans e tutto quello che sa di loro viene dalla cinema e dalla televisione e, in generale, dalle storie che sente su di loro. Pensate di essere una giovane persone trans e di star vedendo la tv con i vostri genitori: come vi sentireste se passassero delle immagini che ridicolizzano la vostra identità? Oppure che vi dicono che sì, è possibile transizionare, ma la vostra vita sarà uno schifo? Che la vostra esistenza farà vomitare la gente?
Da piccolo il mio film preferito era Ace Ventura. E poi l’ho rivisto all’università, durante la trasizione. Ero molto giù… e credo cercassi qualcosa che mi avrebbe di certo tirato su il morale. E poi arriviamo al finale… C’è questa lunga scena in cui lui… vomita, si induce il vomito, si lava i denti, si strofina la lingua, fa gargarismi con il colluttorio, cercando di purificarsi dall’interazione romantica con una persona trans. O con un uomo, da quel punto di vista. È sia omofobo, sia transfobico. E poi arriva il momento Scooby-Doo. Le toglie la gonna e la gira mettendo in vista i suoi genitali nascosti. Il finale del mio film preferito da bambino mostrava che l’esistenza delle persone trans fa sentire male la gente.
Zeke Smith
Quando si vede con i propri occhi l’impatto che nessuna rappresentazione o una rappresentazione distorta ha sulla vita delle persone trans è più difficile fare finta che non sia importante, che ci siano altre priorità. Davanti al cambiamento conquistato con tante lotte è impossibile rimanere indifferenti.
Quando penso a Pose e al fatto che uno degli autori sia Ryan Murphy, e penso a serie come Nip/Tuck, mi emoziono perché penso che possiamo evolverci. […] La gente può evolversi. Cambiano il momento e la consapevolezza.
Laverne Cox
Ve lo consiglio tanto (insieme a Pose, sempre su Netflix). Cento minuti spesi benissimo.
Dobbiamo restare scettici quando alcuni di emancipano, ma la maggioranza continua a dover lottare.
Laverne Cox
Fonte immagini: IMDb
Che bella proposta! Mi hai dato un pretesto per andare a lavorare a casa di mio fratello (che ha la TV), così vario un po’ dai soliti podcast ripetuti fino alla nausea!
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Ma sì, dai, così hai anche qualcosa da consigliargli visto che il catalogo di Netflix è così sterminato che non si sa mai cosa vedere!💙
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