Tra i cristiani, l’argomentazione biblica sul tema dell’omosessualità gioca un ruolo decisivo ma pericoloso: il ricorso alla Bibbia rischia infatti di legittimare, in maniera astorica, posizioni antitetiche di condanna o giustificazione. Gli oltre duemila anni che ci separano dalla Bibbia ebraica richiedono invece un’attenta lettura contestuale dei testi biblici e di quelli delle antiche civiltà che li hanno influenzati. Thomas Römer e Loyse Bonjour delineano quindi un percorso storico e informativo nel mondo del Vicino Oriente antico e della Bibbia per identificare concezioni e statuto delle relazioni amorose omosessuali, in particolare tra uomini, in quelle società.

Questo libro è entrato subito nelle mie simpatie dichiarando nell’introduzione: L’approccio integralista, che pensa di poter utilizzare i grandi testi fondamentali come dei «libri di ricette» applicabili direttamente in tutti i tempi e in ogni circostanza, di fatto li manipola, in modo consapevole o inconsapevole, trasformandoli in armi ideologiche.

Da atea mi sembra un discorso quasi banale: la storia dovrebbe averci insegnato che prendere alla lettera i testi considerati sacri è raramente una buona idea, soprattutto se l’interpretazione è avulsa dalla realtà – come di solito lo sono quelle integraliste. D’altro canto, trovare conferme di concezioni progressiste in testi scritti da persone vissute in un contesto socio-culturale dal quale ci separano secoli di evoluzione culturale non ha senso: come potevano essere favorevoli ai rapporti omosessuali persone che manco avevano il concetto di omosessualità?

Che fare dunque? Visto che ignorare cosa dicono i testi considerati sacri non sembra al momento un’opzione praticabile, direi che iniziare con il collocarli nella loro epoca storica e interpretarli di conseguenza sia già una buona idea. Come l’esistenza della schiavitù non è più tollerabile (o almeno, non dovrebbe esserlo), così non è più accettabile la discriminazione in base all’orientamento sessuale. Checché ne dica la Bibbia, perché la parola scritta è rimasta immutata, ma noi siamo cambiatu.

L’omosessualità nella Bibbia e nell’antico Vicino Oriente è un libriccino agile per introdursi nella questione. Si legge con piacere e interesse e in un numero di pagine contenuto riescono a spiegarci qual era la visione di quelli che noi oggi chiamiamo rapporti omosessuali nelle civiltà mediorientali dell’antichità.