
Il 25 dicembre 1920 J.R.R. Tolkien cominciò ad inviare ai propri figli lettere firmate Babbo Natale. Infilate in buste bianche di neve, ornate di disegni, affrancate con francobolli delle Poste Polari e contenenti narrazioni illustrate e poesie, esse continuarono ad arrivare a casa Tolkien per oltre trent’anni, portate dal postino o da altri misteriosi ambasciatori. Una scelta di questi messaggi annuali, trascritti a volte in forma di colorati logogrifi,formano questa fiaba intitolata “Le lettere di Natale”, scritta a puntate da un Tolkien non tanto in vena di paterna e didattica allegria, quanto in groppa all’ippogrifo della sua fantasia filologica e ironica.
Ci sono babbi che si travestono da Babbo Natale per portare i doni au figliu. Poi c’è babbo Tolkien che fa diventare John, Michael, Christopher e Priscilla amici e amica di penna nientemeno che di Babbo Natale in persona. La classe non è acqua, gente.
E non si è limitato a inventarsi qualcosa così, su due piedi, ma ha creato un mondo innevato dove Babbo Natale, l’Orso Bianco del Nord, Ilbereth e gli altri vivessero diverse avventure, raccontate con dovizia di particolare nelle lettere. Addirittura, ogni personaggio ha la sua caratterizzazione e una scrittura sua peculiare: la grafia Babbo Natale è tutta tremolante perché è vecchio e trema per il freddo; la grafia dell’Orso Bianco del Nord è spessa e ricorda le rune perché la sua mano è molto grande; la grafia di Ilbereth, infine, è leggera e aggraziata perché è un elfo e come fa un elfo a essere disordinato?
Siccome non era abbastanza, Tolkien ha fatto in modo che le lettere fossero corredate di disegni delle avventure vissute dagli abitanti della Casa fra le Vette, vicino al Polo Nord e spero sappiate quanto il professore fosse talentuoso anche nel disegno. Vedo i suoi disegni ed è un po’ Natale e un po’ Prima Seconda e Terza Era.
Se amate Tolkien, non fatevi scappare questa meraviglia: rappresenta più un altro aspetto del suo genio creativo che un’opera minore scritta solo per il diletto della famiglia.

Volevo leggerlo quest’anno ma è ancora lì che mi aspetta! 😭
Il prossimo Natale però non voglio mancare all’appuntamento. Grazie per avermi inconsapevolmente punzecchiato, ho un sacco di Tolkien da recuperare.
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Anch’io avrei un sacco di Tolkien da recuperare, ma finisco per rileggere quello che ho già letto!😅
Prego per la punzecchiatura😉
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Concordo con ogni parola! È un libro meraviglioso. Consiglio di cercare – se vai d’accordo con l’inglese l’audiobook letto da Derek Jacobi – è un’esperienza indimenticabile.
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Non vado d’accordissimo con gli audiolibri, ma questo potrebbe valere un’eccezione! Grazie del consiglio!🧡
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Tolkien è stato fenomenale in tutto, nella sua vita.
Come scrittore e romanziere, senz’altro.
Come creatore di mondi e glottoteta in modo più approfondito.
E poi c’è il Tolkien segreto, il marito e il padre: ed è bellissimo scoprire la persona attraverso l’artista!
Bell’articolo, Baylee! 😉
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Già, non c’è aspetto di Tolkien che non stupisca.
Grazie per la visita!💚
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