Buon lunedì, prodi seguaci!🎄

Siamo entratə nel vivo dell’attesa per il Natale e mi pare appropriato citare Aspettando il Natale, che raccoglie i racconti natalizi di autori e autrici italiane. In particolare, la citazione viene da Chi prima non pensa in ultimo sospira di Marchesa Colombi.

Nei negozi non avevano un minuto di pace. Le botteghe di giocattoli si votavano con grande rapidità da far credere che la bambole, i fantocci, le piccole locomotive, i reggimenti di soldatini di piombo, e tutti gli animali dell’arca di Noè, stanchi della lunga reclusione in una vetrina, avessero emigrato in massa in cerca di miglior vita.

Avevano emigrato infatti nei palazzi dei bambini ricchi, per trovarci, quello che si trova spesso nelle emigrazioni – l’isolamento, il disinganno e il collo rotto.

Una raccolta di racconti in attesa del giorno più speciale dell’anno, Natale, argomento per una storia, ma anche semplicemente sfondo, ispirazione o morale.
De Marchi, la Deledda, la sorprendente Haydée, Bianciardi, l’anderseniana Contessa Lara, Verga, Buzzati, Bedeschi, Pirandello, D’Annunzio, Guareschi, Zavattini, ma anche Mozzi e Lodoli, sono solo alcuni tra i venticinque scrittori italiani dell’Otto e Novecento presenti in questo volume.
Ci narrano la solitudine del giorno che più accomuna, la povertà tra l’abbondanza più sfacciata. Rammentano, a chi l’avesse scordata, l’origine della festa, ammoniscono chi dà per scontati la gioia, il calore, la famiglia. Per una volta, infatti, lo scopo dello scrittore non è intrattenere la compagnia, ma ricordarle perché si è riunita; il suo compito, solenne e sentito, è spiegarci che cos’è veramente il Natale.