Buon mercoledì, prodi seguaci!🍟

Oggi vi scrivo di un podcast che ho ascoltato quest’estate, ma che è molto più adatto all’autunno e, soprattutto, alla lunga vigilia di Halloween che è ottobre. Mi riferisco a Demoni urbani, un podcast de Gli Ascoltabili condotto da Francesco Migliaccio.

Inizio con il dirvi che Gli Ascoltabili è una piattaforma di contenuti audio on demand scaricabili sotto forma di podcast e ha all’attivo diverse serie: per il momento ho ascoltato solo Demoni urbani, ma ho tutta l’intenzione di approfondire la conoscenza perché ho visto che trattano argomenti davvero interessanti. Anche loro potete trovarli sulle maggiori piattaforme, da Spotify a Spreaker, passando per iTunes e SoundCloud.

Demoni urbani racconta storie di omicidi legandole alle città italiane che ne sono state teatro. Quindi oltre alla narrazione degli omicidi, abbiamo anche un affresco della città e del tempo nel quale si svolgono le vicende. Per esempio, la storia di Gino Girolimoni si intreccia con il fascismo e il suo bisogno di propaganda noncurante della verità o delle vite che distrugge.

Non accade per ogni puntata, ma molti racconti portano a riflessioni decisamente attuali e alcuni fanno davvero intristire davanti all’evidenza di quanto poco siano cambiate certe dinamiche. È davvero difficile non commuoversi in certe puntate, soprattutto perché è una serie molto attenta al rispetto delle vittime e a non romanticizzare lə colpevoli.

Come bonus abbiamo il fatto che Francesco Migliaccio abbia davvero una voce bellissima, molto chiara ed espressiva, una di quelle che potrei ascoltare per ore senza mai stancarmi.

L’unico difetto che potrei segnalare è qualche dubbio sull’accuratezza delle storie raccontate. Allora, io non sono un’appassionata lettrice di storie di serial killer, quindi non vi so dire granché sulla precisione dei fatti, ma il caso ha voluto che, dopo aver ascoltato Demoni urbani, mi sia imbattuta nella puntata di Radio CICAP dove si parlava di serial killer. Ebbene, in quella puntata, i membri del CICAP (che hanno fatto dello spirito critico e della mentalità scientifica una missione) mi hanno raccontato che la storia dell’infanzia di Leonarda Cianciulli è molto più controversa di quanto fattomi intendere in Demoni urbani.

La mia impressione non è che Demoni urbani racconti balle, ma che semplicemente abbia privilegiato il racconto di una storia all’enumerazione di tutte le zone d’ombra che possano ancora esistere in certi delitti, soprattutto quelli compiuti prima che le moderne tecniche investigative facessero la loro comparsa.

In definitiva, io ve consiglio tantissimo, a meno che non siate persone impressionabili.

Fatemi sapere se vi ho messo curiosità e se state ascoltando qualcosa di interessante, sono sempre in cerca di podcast da aggiungere in lista (che sta cercando di diventare lunga come quella dei libri da leggere e delle serie tv da vedere!😅).