Buon mercoledì, prodi seguaci!🏡
Come forse avrete saputo, un mesetto fa Lucha y Siesta, casa autogestita da donne che funziona sia come centro antiviolenza sia come luogo di attività culturali e produttive dal basso, ha ricevuto una lettera dal Tribunale fallimentare di Roma che annunciava che il 15 settembre l’edificio che ospita la casa sarebbe stato sgomberato (fonte).
Cittadinanza e associazioni, com’è ovvio, non hanno preso bene la notizia e la mobilitazione ha fatto sì che il distacco delle utenze annunciato da ATAC, proprietaria dello stabile, per il 15 settembre fosse stato rimandato.
Intanto, niente è dato sapere su cosa il comune di Roma abbia intenzione di fare con i progetti portati avanti da Lucha y Siesta né delle donne e dellə bambinə che adesso sono ospitatə nell’edificio.
Così è nato un comitato che ha lo scopo di salvare Lucha y Siesta e al quale hanno già aderito numerose associazioni.
Successivamente è partito un crowdfunding per partecipare all’asta di vendita dell’immobile: il suo obiettivo è raccogliere 360.000 euro, cifra che comprende i fondi per la nascita di una Fondazione e la base del 10% del valore dello stabile finora stimato (2,6 milioni di euro), necessaria per partecipare all’asta.
Al momento in cui scrivo, dopo pochi giorni dal lancio, sono stati raccolti 9.636€: se potete, vi invito a partecipare al crowdfunding, o comunque a diffondere il più possibile l’iniziativa. Basta con questa politica che a parole difende le donne, ma nei fatti continua a minacciare di chiudere ogni spazio dedicato al contrasto della violenza di genere.
Qui di seguito vi lascio vari link di informazioni.
➡️ CROWDFUNDING ⬅️
La pagina Facebook (dove sono segnalati anche vari eventi, se siete di Roma e dintorni)
Daje che insieme possiamo farcela!✊