Buon lunedì, prodi seguaci!👽
Ebbene ultimamente mi sono data in pasto alle trasposizioni di supereroi e supereroine… o, più prosaicamente, ho sei mesi gratis da passare su Infinity e non ho idea di cosa guardare, ma mi dicono che dalla quarta stagione di Supergirl ci sarà un bel personaggio trans, interpretato da un’attrice trans e voglio proprio vedere com’è.
In breve, Supergirl, che vive una vita in incognito da umana come Kara Danvers, è la cugina di Superman e diventa una supereroina a sua volta quando evita un incidente aereo, salvando decine di vite.
Intanto devo dire che la prima stagione è andata benino: a parte i primi episodi, dove mi sono un po’ annoiata, ho finito per appassionarmi alla storia e affezionarmi ai vari personaggi, alle loro vicissitudini e alle loro evoluzioni. Supergirl è un’eroina in fieri, deve ancora imparare come si fa e a non fare troppo la sborona.

So che si è parlato molto di femminismo in associazione a questa serie – e praticamente in ogni prodotto culturale recente che abbia come protagonista la Donna Forte™ – e in parte sono d’accordo: ci sono molti elementi che possono essere considerati femministi, dalla solidarietà femminile al rifiuto di trovare accettabili i danni collaterali, dal rigetto della politica dell'”uccidi l’alieno a prescindere” all’importanza dell’accoglienza.
Però è un femminismo molto blando e per niente rivolto a cambiare le cose a livello sistemico: si poteva fare di più in una serie tv dove si parla molto del possedere un enorme potere e di come questo possa essere utilizzato per cambiare le cose. Ho apprezzato che abbiano fatto vedere come troppo spesso l’enorme potere nelle mani degli uomini venga usato in maniera scriteriata, ma non è che Cat Grant, la datrice di lavoro di Kara, lo usi poi meglio (per darvi l’idea, è una specie di Miranda da Il Diavolo veste Prada: per quanto prenda le difese di Supergirl, continua a trattare di merda chi è alle sue dipendenze e questo non la rende proprio un esempio di virtù). Perché queste donne in carriera sono tutte uguali? Potreste darci dei modelli che esulino dall’essere delle stronze acide ossessionate dalla dieta sana e ansiose di essere sgradevoli? Grazie.

Manca un’alternativa (umana) all’usare bene il potere: chissà, magari arriverà nelle prossime stagioni.
Per il resto, io l’ho trovata una serie godibile: ha dei difetti, anche importanti (ci sono alcune scelte e spiegazioni che francamente mi hanno lasciato alquanto perplessa), ma suppongo non sia il caso di essere troppo schizzinose in questo tipo di prodotto.
Una cose che ho trovato super ridicola è stata il volare con le braccia in avanti: lo so, lo so, è la caratteristica sia di Supergirl sia di Superman, ma a me fa troppo ridere. Mi viene in mente Buzz Lightyear, Verso l’inifinito e oltreeeeeee, e ogni serietà va a farsi benedire. Come quando si aprono la camicia e fanno vedere la tuta che indossano sotto: ogni volta mi sbellico dalle risate.

Ho evidentemente un problema con i superpoteri: invece, non ho nessun problema con Alex Danvers, la sorella umana di Kara, che è di un figo spaventoso. Secondo me, lei riesce a trasmettere molta più forza di Supergirl: solo stando in piedi è pura figaggine e anche quando emergono le sue fragilità riesce a rimanere la donna forte e indomita che è.

I maschietti che girano intorno a Supergirl, invece, mi sono parsi tutti trascurabili: sia Winn Schott sia Jim Olsen non mi hanno colpito particolarmente. Sono tipici personaggi e sto sperando con tutte le mie forze che qualsiasi storia d’amore tra loro e Supergirl muoia prima di nascere perché no. NO. Enne O.
È già abbastanza brutto veder flirtare Alex con Maxwell Lord…

In definitiva, continuerò a vederla (ho già iniziato la seconda stagione, in effetti), sperando che continui a fare il suo buon lavoro di intrattenimento… in fondo, devo arrivare alla quarta stagione per conoscere Dreamer…
Fonte immagini: Wikipedia, IMDb
alcune donne in carriera sono così, altre no. giusto chiedere più varietà
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