Buon lunedì, prodi seguaci!🐝
La scorsa settimana vi ho di nuovo abbandonato, ma ho avuto un guasto importante alla Wifi e mi sono data a un binge watching selvaggio di Fairy Tail (#NoRegrets). Nel frattempo vedo che WordPress ci rende la vita ancora più difficile per giustificare i post, sono proprio contenta…😠
Intanto sto leggendo Questa terra dell’uomo di Pramoedya Ananta Toer, primo libro del Buru Quartet, per la 2019 RHC e devo dire che sembra un ottimo romanzo sul colonialismo, sono ancora all’inizio, ma mi aspetto grandi cose. Se il tema vi interessa, preparatevi a recuperarlo in qualche biblioteca…
Paga della sua esplosione, si sedette. Non continuò il suo pasto. L’espressione sul suo volto era dura e rigida. Con calma, la guardai. Che donna era mai questa?
«Se non fossi così dura, Nyo – mi scusi, devo giustificarmi nella mia umiliazione – che ne sarebbe di tutto questo? I suoi figli… la sua azienda… saremmo ridotti in miseria. Perciò non mi pento di aver agito così davanti a lei, Nyo.» Abbassò la voce come se mi supplicasse: «Non mi giudichi insolente e grossolana, Nyo» disse, continuando a parlare nel suo bell’olandese. «È per il suo bene. Lo tratto come vuol lui.Questo è ciò che vuole. Sono gli stessi europei che mi hanno insegnato ad agire così, Minke, gli stessi europei.» La sua voce mi implorava di crederle. «Non a scuola, ma nella vita.»
Tacevo. Inchiodai ogni sua parola nella mia memoria: Non a scuola, nella vita! Non mi giudichi insolente e grossolana! Gli europei stessi me l’hanno insegnato…

Primo romanzo del cosiddetto “Buru Quartet”, “Questa terra dell’uomo” ha una sua genesi particolare: detenuto nel campo di prigionia dell’isola di Buru, con il divieto assoluto di scrivere, Pramoedya Ananta Toer raccontò le sue storie ai compagni di sventura, affidandole alla sola memoria. Quattordici anni più tardi l’intensità di quella voce prese corpo nella forma attuale, conservando nella trascrizione la particolarità di un discorso narrativo fluido e inarrestabile, la dimensione corale che deriva dalla oralità.