“Questa è la cosa più vicina a quell’autobiografia che avremmo sempre desiderato.” Così un fan dei Queen descrive Freddie Mercury. Parole e pensieri : finalmente lo spirito eccessivo e magnifico di Mercury viene reso in un libro senza intermediari che cerchino di raccontare la sua storia e interpretare i suoi pensieri attraverso il filtro delle loro opinioni. Tutto ciò che Freddie aveva da dire, dovunque l’abbia detto e per qualunque motivo, è stato in qualche modo registrato e trascritto, in molti casi per la prima volta, in queste pagine. E dentro ognuna di queste frasi si sente il marchio della sua personalità, la grana della sua voce. Si sente il suo umorismo, la sua franchezza che sfiora l’irriverenza, la sua voglia di stare al centro dell’attenzione, il suo talento nel catturarla. Si sentono note di irritazione e di tenerezza, di stravaganza e di profonda e inaspettata tristezza. E battuta dopo battuta, emozione dopo emozione, si ha l’impressione di aver ascoltato la storia di Freddie Mercury proprio dalla sua incredibile, inimitabile voce.


Il primo libro che ho letto nel 2019 è stato, evidentemente, tutta colpa di Bohemian Rhapsody: dopo aver visto il film per la seconda volta (e devo dire che, nonostante fosse in sala da un mese, c’era ancora un sacco di gente a vederlo), ho sentito il bisogno di tornare a sentire le parole originali di quel birbante che era Freddie Mercury.

Il che è abbastanza strano perché io non sono un tipo da interessarmi più di tanto allə artistə: messa così suona male, lo so, ma tendo a essere appagata dalla loro arte, quale che sia, senza un gran bisogno di approfondire chissà quanto vita, morte e miracoli delle loro vite. Certo, non è che se mi capita non legga articoli o guardi interviste, ma non sento la necessità impellente di sapere tutto lo scibile sull’artista X.

Quindi la mia conoscenza dei Queen riguarda più la loro musica piuttosto che le loro vite private: però non posso dire che Freddie Mercury. Parole e pensieri sia stato una sorpresa, perché pure nella mia refrattarietà ai dettagli biografici e dintorni, tante parole e pensieri di Freddie mi erano familiari, ma è stato bello rileggerle.

L’unico difetto di questo libro è che non è strutturato, per ovvi motivi: Freddie è morto prima che si potesse fargli un’intervista in vista di una sua biografia ufficiale e quello che abbiamo qui è una raccolta di quello che ha detto nel corso di molti anni su diversi temi. Ci troverete diverse contraddizioni e anche ripetizioni e lo chiuderete con la sensazione di non saperne poi tanto più di prima su chi fosse Freddie Mercury.

Se la cosa vi può consolare, io penso che ci siamo tuttə fattə un’idea di lui che, se siamo fortunatə, è un frammento della sua personalità: è stato uno di quei personaggi che entrano nelle nostre categorie mentali e si divertono a mettervi scompiglio.

I’m burnin’ through the sky, yeah
Two hundred degrees
That’s why they call me Mister Fahrenheit
I’m traveling at the speed of light
I wanna make a supersonic man out of you