Buon venerdì, prodi seguaci!

Avevo voglia di vedere un anime, ma non troppo lungo e sono finita davanti a Devilman crybaby, che ha una sola stagione con dieci episodi, ciascuno lungo meno di mezz’ora. Perfetto, ho premuto play e ho iniziato a vederlo senza sapere bene cosa di cosa si trattasse. Infatti, le prime puntate sono state un po’ scioccanti…😂

È un anime molto splatter (quindi se sangue e squartamenti vi fanno impressione, vi consiglio di girare alla larga da questa serie) e pieno di scene di sesso (quindi non una di quelle cosette tranquille che si guardano in famiglia): inoltre, soprattutto nelle prime puntate, contiene degli elementi tendenti al trash che vi faranno seriamente dubitare della vostra capacità di scegliere qualcosa di decente da guardare… per dirne una, il modo un cui i devilman corrono non si può proprio vedere…

Poi però le puntate scorrono e vi rendete conto di star guardando qualcosa di speciale. Non c’è nessun vero e proprio colpo di scena (i titoli di apertura, oltre a essere bellissimi, sono abbastanza espliciti), ma non è quello il punto dell’anime, che vuole mostrare l’umanità, nuda e cruda.

Devilman crybaby sembra la solita storia sulla lotta tra bene e male, dove un uomo, Akira Fudo, viene posseduto da un demone, il quale non riesce ad avere la meglio sul suo cuore. Akira diventerà quindi un devilman, un essere con il cuore di un uomo e i poteri di un demone, quindi in grado di difendere l’umanità dai demoni. Sembra l’esordio di un nuovo supereroe, ma il tutto assume più spessore grazie alla presenza di Ryo Asuka (non vi dirò chi è, ma davvero non è che sia un grande spoiler) e a tutte le persone che circondano Akira.

Il bello di Devilman crybaby sta nell’avere un eroe, ma non un’umanità da salvare e nel mischiare continuamente bene e male all’interno dei vari schieramenti, rendendo difficile parteggiare, schierarsi in maniera univoca. Perché sì, ci sono il bene e il male, ma ci sono anche persone e demoni con sentimenti e pulsioni diverse: e quanto è difficile riconoscere noi stessə nell’altrə?

Adattamento del manga di Gō Nagai, uno dei maggiori mangaka, Devilman crybaby è una rappresentazione spietata degli esseri umani e della nostra incapacità di essere abbastanza empatici da piangere per gli altri e da aiutaci gli uni con gli altri. Vista oggi, alla luce delle ultime notizie, fa abbastanza impressione.

Fatemi sapere se l’avete vista e se vi è piaciuta…

Buon fine settimana!💜