Buon lunedì e buon inizio di settembre, prodi seguaci!
Inizio a vedere le foglie diventare gialle🍂 e spero fortemente che le temperature afose siano alle nostre spalle… sono pronta a tirare fuori la copertina per leggere al calduccio in compagnia di una bella tazza di tè caldo (che io bevo come una scema anche d’estate, ma va be’, perversione mia!😅).
Allora in questo clima pre-autunnale mi sto dedicando alla lettura de La Torre Nera di Stephen King, così da finire la saga e completare un’altra tappa della 2018 RHC. Devo dire che mi sto letteralmente preparando al peggio – non perché penso sia brutto, ma perché ho il vago presentimento che moriranno tutti…🤷
«Lei ha circolettato la c», dice Frank Armitage. «Dunque ora, senza la minima esitazione, mi raccomando, mi spieghi perché.»
«Perché la c era quella che volevate voi», risponde Ted senza la minima esitazione.
«E lei come lo sa?»
«Lo so perché sono telepatico», risponde Ted. «Ed è questo che state cercando veramente.» Cerca di rimanere impassibile e gli sembra di riuscirci più che bene, ma dentro di sé si sente gonfiare da un grande e armonioso sospiro. Perché ha trovato un lavoro? No. Perché fra poco gli faranno un’offerta a confronto della quale i premi dei nuovi programmi a quiz televisivi sembreranno noccioline? No.
Perché finalmente c’è qualcuno che vuole quello che lui è in grado di fare.
Perché finalmente c’è qualcuno che vuole lui.
L’uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì. Così esordiva la storia, sette libri fa. Ora la caccia è finita: Roland di Gilead, con i compagni che ha raccolto attorno a sé nel viaggio, è di fronte al suo destino. Nelle prime pagine di questo volume ritroviamo il gruppetto sano e salvo, sebbene sparso per ogni dove e ogni quando. Susannah-Mia è stata trasportata dal Dixie Pig di New York in una stanza degli orrori di Fedic, dove vedrà la luce suo “figlio”. Jake e il Père Callahan, con Oy sono entrati nel locale ad armi spianate per salvare la ragazza, ignorando il pericolo in agguato. Roland e Eddie, con John Cullum, sono nel Maine del 1977, e incominciano a capire che il mondo da cui stanno cercando di fuggire è l’unico reale.