Buon lunedì, prodi seguaci!

La mia 2018 RHC, che procedeva così a gonfie vele a fine marzo, ad aprile ha decisamente rallentato, dato che ho letto un solo libro di quelli che avevo previsto (Dearest Ivie) e non l’ho manco recensito!😱 Ma niente panico, recupererò sicuramente nel corso di maggio La parabola del seminatore di Octavia Butler

[Diciamo che Più di due sta assorbendo tutta la mia attenzione, mentre L’Ordine della Spada ha ormai monopolizzato tutte le mie imprecazioni… se ci aggiungete che ho iniziato Follia di McGrath per LiberTiAmo, direi che sono al completo!😂]

Comunque, per questo mese ho deciso di concentrarmi sulla task 8 e la task 23.

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La task 8 prevede di leggere un fumetto scritto o illustrato da una persona di colore e, dopo un giretto sul catalogo della biblioteca, la scelta – del tutto casuale – è ricaduta su In una lontana città di Jirō Taniguchi, che ho scoperto essere stato un autore rivoluzionario per il fumetto giapponese, diventato poi molto famoso anche in Europa. Da questa sua opere in particolare, nel 2010, è stato tratto anche un film belga.

Sembra un sacco bello e promettente (cioè, penso di essermi già innamorata della copertina…😍).

Un adulto viaggia nel tempo e si ritrova nel suo corpo di adolescente. Da una simile idea di partenza Francis Ford Coppola ha tratto il film Peggy Sue si è sposato. Jiro Taniguchi ha ricavato invece questo romanzo a fumetti. Si sanno poche cose su Taniguchi. Invidia l’Europa per la facilità di contaminazione tra i paesi che la compongono. E affascinato dalla Francia, paese in cui vorrebbe andare ad abitare. Per lui, uomo di poche parole, gli italiani parlano troppo.
Hiroshi Nakahara ha 48 anni. La sua è un’esistenza ordinaria, impiegatizia, senza sussulti o emozioni particolari. In un giorno come tanti, senza nemmeno rendersene conto, sale su un treno diretto al suo paese natale. Si risveglierà in una città lontana nel tempo, nel suo corpo di adolescente ma con i ricordi, le conoscenze e la consapevolezza di un uomo di mezza età. Costretto a rivivere l’estate dei suoi 14 anni, Hiroshi deve confrontarsi nuovamente con le voci e i volti del suo passato, sapendo già cosa il futuro riserverà loro.
Con il tratto essenziale e intimista che lo ha reso uno dei più celebrati maestri del fumetto giapponese, Taniguchi ci trascina in un’avventura onirica ma saldamente ancorata alla realtà dell’animo umano. Un racconto universale e senza tempo, narrato in maniera superba sia dal punto di vista della sceneggiatura — lieve e struggente allo stesso tempo — che del disegno, raffinato e dettagliato fino all’estremo.

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La task 23, invece, stabilisce di leggere un libro con una protagonista femminile con più di 60 anni e la scelta è ricaduta su L’ultimo amore di Baba Dunja di Alina Bronsky, che sia Il mestiere di leggere sia Il giro del mondo attraverso i libri hanno recensito benissimo!💛💛💛

Baba Dunja è tornata a casa. Le radiazioni nucleari non le hanno impedito di rimettere piede per prima nel paese natio (a due passi da Chernobyl). Qui, insieme a poche anime che si sono via via aggiunte, si tenta di ricominciare a vivere. Perché la vita è ancora bella, nonostante l’età e nonostante intorno ci siano frutti di bosco dalle forme strane, uccelli particolarmente chiassosi, ragni che tessono instancabili le loro tele e persino lo spirito di qualche morto che si affaccia in strada per una chiacchierata.
Le giornate scorrono per il malato Petrov che legge poesie d’amore sulla sua amaca, per la corpulenta Marja che non sa dire addio al proprio gallo Konstantin, per Baba Dunja che scrive lettere alla figlia Irina, chirurgo in Germania, fino a quando uno straniero arriva in paese con la sua bambina e il tran tran della piccola comunità di Černovo viene sconvolto…
Poetico, divertente, intelligente, questo romanzo è una fiaba moderna che svela tutto il talento di Alina Bronsky nel dipingere un paese morente che torna invece a vivere grazie a insoliti personaggi e soprattutto a Baba Dunja, una donna eccentrica e speciale, determinata a realizzare in tarda età la sua personale versione del paradiso in terra proprio in un luogo che a tutti – quasi tutti – sembra dimenticato da Dio.

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Bene, per maggio sono ben sistemata! ^^ Fatemi sapere se avete già letto qualcosa (voi conoscevate Jirō Taniguchi? La mia ignoranza del fumetto è leggendaria, ormai…) o se vi incuriosisce qualcosa!🤗

A presto!💜💜💜