Gustavo Tiberius is not normal. He knows this. Everyone in his small town of Abby, Oregon, knows this. He reads encyclopedias every night before bed. He has a pet ferret called Harry S. Truman. He owns a video rental store that no one goes to. His closest friends are a lady named Lottie with drag queen hair and a trio of elderly Vespa riders known as the We Three Queens.
Gus is not normal. And he’s fine with that. All he wants is to be left alone.
Until Casey, an asexual stoner hipster and the newest employee at Lottie’s Lattes, enters his life. For some reason, Casey thinks Gus is the greatest thing ever. And maybe Gus is starting to think the same thing about Casey, even if Casey is obsessive about Instagramming his food.
But Gus isn’t normal and Casey deserves someone who can be. Suddenly wanting to be that someone, Gus steps out of his comfort zone and plans to become the most normal person ever.
After all, what could possibly go wrong?


Come si fa a scrivere di un romanzo se dopo averlo letto si è ancora in una pozza di cuteness overload? How to be a normal person è uno dei romance più carini e follemente divertenti che abbia letto nella mia vita. Bonus, uno dei protagonisti è asessuale omoromantico… Dreamspinner Press quando ce lo pubblichi in italiano? Eh?

Gus è la persona più abitudinaria, antitecnologica, bizzarra e meno socievole dell’Oregon: ha strane abitudini (legge in ordine alfabetico le voci dell’enciclopedia), strani talenti (conosce a memoria ogni vincitore degli Oscar per ogni anno e categoria) e strani animali domestici (un furetto di nome Harry S. Truman). Sa di essere un po’ eccentrico, ma non importa, perché suo padre gli voleva bene lo stesso.

Suo padre però è morto: Gus ha perso la persona a cui voleva più bene in assoluto e da allora è solo, molto solo, anche se non vuole ammetterlo nemmeno a se stesso. Quindi incontra Casey, un hipster asessuale e consumatore di marijuana, un ragazzo pieno di vita: fa fotografie al proprio cibo per postarle di Instagram con un sacco di hashtag, ha scritto una saga YA di dubbio gusto, ma di molto successo e viene dalla soleggiata California.

Gus vuole tanto, tanto, tanto piacere a Casey e si mette in testa di diventare “normale”: inizia con procurarsi una connessione a Internet e dalla telefonata con l’operatrice della Pacific Northwest Cable (che è già di per sé un gioiello di umorismo) ne combinerà di tutti i colori.

Non so scrivervi quanto questo libro sia speciale: ha una rappresentazione dell’asessualità meravigliosa, super-positiva e accurata e voglio un sacco bene a T.J. Klune per questo. Anche la relazione che nasce tra Casey e Gus, che è omosessuale, è adorabile, sempre piena di rispetto e attenzione e l’umorismo che scorre copioso in queste pagine è la dimostrazione di come si possa far ridere senza descrivere rapporti tossici.

Inoltre, ho apprezzato tantissimo anche la rilassatezza con la quale si parla di marijuana e del suo consumo sia per scopi terapeutici sia per scopi ludici. Dobbiamo mandare un Pastor Tommy in ogni scuola a parlare con ragazze e ragazz* di droga…

Non avete idea di quanto mi piacerebbe vedere How to be a normal person al cinema: mentre lo leggevo, mi è entrata quest’idea in testa e sarebbe meraviglioso se qualche regista si accorgesse della storia di Casey e Gus… è troppo bello perché tutto il mondo non lo conosca…

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