Buon lunedì, prodi seguaci!
Sto leggendo L’arte della gioia di Goliarda Sapienza per il Pasionaria Book Club e lo sto sto trovando un romanzo molto particolare, nel bene e nel male. Eccovi una citazione! 😀
«Non reggo! Tutta questa pace, questa gioia, questo scherzare su Mussolini, mentre il fascismo trionfa dappertutto».
«E che vorresti? la casa in lutto e questi ragazzi tristi, o meglio coinvolti a piangere con noi? perché noi, dico noi: tu, io, Jose, Carlo, non siamo stati in gradi di fare la rivoluzione?»
«È terribile, anche la Russia fa l’occhietto a Mussolini. Lasciamo andare Chamberlain, ma Stalin…»
«E allora? Lo scopri questa sera?»
«No, no! Ma scherzare, dare feste…»
«Non solo scherzare Jò, ma ridicolizzare! È un modo di sfaldare un mito per loro così giovani, un esorcismo per non assorbirlo e prepararsi a calpestarlo un giorno».
L’arte della gioia è un libro postumo: giaceva da vent’anni abbandonato in una cassapanca e, dopo essere stato rifiutato dai principali editori italiani, venne stampato in pochi esemplari da Stampa Alternativa nel 1998.
Ma soltanto quando uscì all’estero – in Francia, Germania e Spagna – ricevette il giusto riconoscimento.
Nel romanzo, tutto ruota intorno alla figura di Modesta: una donna vitale e scomoda, potentemente immorale secondo la morale comune. Una donna siciliana, una «carusa tosta» in cui si fondono carnalità e intelletto, che attraversa bufere storiche e tempeste sentimentali protetta da un infallibile talismano interiore: «l’arte della gioia». Modesta nasce il primo gennaio del 1900 in una casa povera, in una terra ancora più povera. Ma fin dall’inizio è consapevole, con il corpo e con la mente, di essere destinata a una vita che va ben oltre i confini del suo villaggio e della sua condizione. Ancora ragazzina è mandata in un convento e da lì, alla morte della madre superiora che la proteggeva, in un palazzo di nobili. Qui il suo enorme talento e la sua intelligenza machiavellica, le permettono di controllare i cordoni della borsa di casa, e di convertirsi in aristocratica attraverso un matrimonio di convenienza. Tutto ciò senza mai smettere di sedurre uomini e donne di ogni tipo. Amica generosa, madre affettuosa, amante sensuale, Modesta attraversa la storia del Novecento con quella forza che distingue ogni grande personaggio della letteratura universale.