Buon martedì, prodi follower!
Come vi ho annunciato ieri, sabato 23 sono stata alla manifestazione #svegliatitalia di Firenze perché vorrei che l’Italia fosse quello Stato di diritto di cui abbiamo così tanto bisogno.

Le unioni civili, infatti, hanno destato un gran parapiglia, condito con toni apocalittici sulla fine della famiglia tradizionale e naturale e sul ricorso alla terribile GPA, la gestazione per altri, volgarmente detta utero in affitto.
Punto primo: ma che vuol dire “famiglia tradizionale e naturale”? Se per famiglia tradizionale intendiamo quella nella quale marito e moglie hanno ruoli diversi (leggi: il marito comanda, la donna si sottomette al suo volere; il marito lavora, la donna si occupa di casa e figli e via dicendo), ben venga la sua fine. Anni e anni di femminismo dovrebbero averci dimostrato quanto deleteria sia stata questa struttura familiare nella storia per centinaia di donne e figl*. Se invece per famiglia tradizionale intendiamo quella formata da coniugi di sesso diverso, state tranquilli: nessun omosessuale entrerà in casa vostra con un mitra a trucidarvi nel sonno. Infatti, nelle piazze italiane a manifestare non c’erano soltanto omosessuali, ma anche tantissimi etero, pure in coppia. Pensate un po’ che roba!

Per quanto riguarda l’aggettivo “naturale”, poi, sono letteralmente secoli che si cerca di capire cosa voglia dire. Ci sono un’infinità di definizioni e nessuna definitiva. Quindi come si fa a costruire delle leggi su un concetto così incerto? Si finirebbe nell’anarchia, visto che ognuno interpreterebbe le leggi secondo la sua propria definizione di “naturale”. Non mi sembra che in Italia ci sia bisogno di un’ulteriore dose di confusione legislativa…
Tra l’altro vogliamo ricordarci che il citatissimo articolo 29 della nostra Costituzione (La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio) fu oggetto di un dibattito molto acceso tra le varie anime dei padri costituenti e che la sua formulazione è il risultato di una mediazione, già criticata ai tempi, tra cattolici e laici? Il riferimento al “diritto naturale”, infatti, destò subito preoccupazioni, proprio per la sua nebulosità. D’altro canto, però, ci siamo salvati su altri fronti, come sull’indissolubiltà del matrimonio, che per un soffio è non entrata nell’articolo. Pensate ai danni che avrebbe fatto una simile dicitura alla nostra storia…

La questione della GPA, invece, così com’è stata presentata, mi sembra intellettualmente scorretta e mira soltanto a scatenare un panico ingiustificato (di cosa non si sa, ma così è). In primis, la GPA è vietata in Italia dalla tristemente nota legge 40 che, all’articolo 12 comma 6 dice che «Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro». Peccato che questa formulazione sia poco chiara e potenzialmente incostituzionale (maggiori informazioni sul sito dell’Associazione Luca Coscioni), oltre a non vietare alle coppie di andare all’esterno e usufruire di questa pratica fuori dai confini nazionali. Infatti, sono stati davvero pochi i casi in cui il neonato è stato sottratto alla custodia dei genitori.
Quindi perché vietare esplicitamente il ricorso alla GPA per le coppie omosessuali quando c’è già la legge 40 che, pur con i suoi difetti, la vieta su tutto il territorio nazionale? Non crederete mica che le coppie omosessuali non siano in grado di essere dei buoni genitori? Perché, ecco, ci sono parecchi studi che dicono che i bambini crescono sani e felici anche con due mamme o due papà (qui un elenco dei principali studi scientifici in tal senso) e quelli che affermano il contrario non sono accurati come vorrebbero (qui). Insomma, se gli studi scientifici ci dicono che è la Terra a girare intorno al Sole, e non il contrario, sarà il caso di smettere di sbandierare la Bibbia, no?

Oramai ho smesso di perdere tempo a parlare con chi si procalama sostenitore del “naturale”. Da sempre vi sono relazioni eterosessuali e omosessuali. Sopratutto è assurdamente ridicola l’affermazione che un bambini avrebbe dei problemi a crescere in una famiglia di genitori dello stesso sesso. Di certo vi saranno, se mai si darà il via alla adozioni, ragazzi che una volta cresciuti si faranno venire dei problemi ma lo fanno anche i figli delle coppie etero, quindi il discorso è stupido e inutile.
Fra l’altro io non ho mai inteso la famiglia come precetto di famiglia biologica quanto di altro, ovvero di legame. Insomma sarebbe da parlarcene ma mi fermo qui
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Io invece non riesco a stancarmi di parlarne, perché vedo la vergognosa disinformazione che circola in Italia e, nel mio piccolo, voglio provare a far aprire gli occhi a qualche dubbioso. Certo, immagino ci sia poco da fare con chi va al Family Day e applaude a gente che dice che l’omosessualità è una malattia e che la donna è troppo emancipata, esaspera gli uomini e questi finiscono per ammazzare le mogli…
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BRAVA. Davvero, la questione non poteva essere sintetizzata meglio 🙂
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Grazie! 🙂
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