Buon mercoledì a tutti e tutte! ^^
Questa settimana ho appena iniziato due libri: il primo è Aspetta primavera, Bandini di John Fante, il secondo è il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Impressioni in itinere
Aspetta primavera, Bandini è il secondo romanzo di Fante che leggo, quindi non mi aspetto grandi sorprese e so che sarà una lettura piacevole (o almeno lo spero). Fante è quel tipo di autore che è capace di farti sorridere (e anche ridere) dei suoi personaggi, ma al tempo stesso ti lascia un retrogusto amaro, perché ciò di cui stai ridendo è anche la tua vita.
La lettura del Catechismo della Chiesa Cattolica, invece, è una sfida alla mia apertura mentale: essendo un’agnostica che si trova spesso in disaccordo con le posizioni della Chiesa, voglio provare a capirne la dottrina. Non ho ancora finito di leggere l’introduzione di Giovanni Paolo II che sto già sollevando le sopracciglia, ma prometto che mi impegnerò con tutta la buona volontà.
Aspetta primavera, Bandini mi fa pensare a… Il Mangiafagioli di Annibale Carracci.

Catechismo della Chiesa Cattolica mi fa pensare a… Un blasfemo (dietro ogni blasfemo c’è un giardino incantato) di Fabrizio De Andrè.
Che coincidenza! Anche io sto leggendo alcuni scritti di Fante.
Per ciò che riguarda la religione, che dire, siamo in due. Io ho sempre frequentato scuole cattoliche fin dalle elementari e posso dire che sono state ciò che mi ha fatto allontare proprio da esse.
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Davvero? Che cosa? Io di lui ho letto già “Full of Life” e mi è piaciuto parecchio…
Io, invece, sempre scuole pubbliche infestate da inutili ore di catechismo, comunemente dette ore di religione… ho capito di essere agnostica quando mi è apparso chiaro che il mio “problema” non era tanto dio quanto le religioni… da qui la decisione (non so ancora se felice) di leggere qualche testo fondamentale per cercare di capire da dove vengono certe infelici prese di posizione…
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Non sarà felice per nulla. In generale non sono una grande fan di nessun dio in particolare (stanno bene nelle epopee mitiche a mio parere, almeno la maggior parte di loro) e le religioni sono da sempre usate per determinati fini. Quindi solo un’altra istituzione per poter affermare ciò che si vuole dire e rigirarla a proprio piacere poggiando sul fatto che una percentuale davvero minusciola di credenti conoscono a pieno la propria religione. E mi fermo o potrei continuare.
Al momento di Fante sto leggendo alcuni racconti di Dago Red. Mio padre era solito portare a casa i piccoli Libri della Domenica del Sole 24 Ore. Mi sono ritrovata una pila di mini raccolte di racconti che smaltirò col tempo.
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Guarda, l’ho posato perché già la prima pagina del primo capitolo mi ha fatto incazzare…
Ah, “Dago Red” dovrebbe essere la matrice dalla quale sono nati diversi romanzi, soprattutto quello che sto leggendo adesso! 🙂
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