Violet, Klaus e Sunny Baudelaire sono ragazzi intelligenti e pieni di risorse, e probabilmente vi aspettate che vadano molto bene a scuola. Sbagliato. Per i Baudelaire la scuola si rivela essere un altro sfortunato evento nelle loro vite già abbastanza infelici. Non posso tacerlo, nei capitoli di questa storia spaventosa i bambini affronteranno fastidiosi granchi, severe punizioni, un fungo sgocciolante, esami finali, il programma d’allenamento crampo, e il sistema metrico decimale. E’ mio preciso dovere stare sveglio tutta la notte a indagare e a scrivere la storia di questi tre sventurati giovani, ma per voi sarà forse più gradevole trascorrere una buona notte di sonno. In tal caso vi conviene scegliere un altro genere di libro.


Ridendo (poco) e scherzando (ancora meno), sono arrivata al quinto volume di questa serie.

In un certo senso (molto lato), in questo episodio i fratelli Baudelaire hanno una certa dose di fortuna: incontrano i loro primi amici, i trigemini Pantano. Certo, poi devono avere a che fare con una scuola degna del peggiore degli incubi, ma almeno non sono più soli (per un po’).

I trigemini Pantano, inoltre, daranno ai Baudelaire (e a noi lettori) il primo indizio che ci dà a intendere che il Conte Olaf (sì, compare anche qui con un altro dei suoi travestimenti) e i suoi sgherri hanno in mente qualcosa di peggio che rendere la vita impossibile a tre bambini. Non vedo l’ora di saperne di più.

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