Appena arrivato dai boschi del Minnesota, lo studente di scienze attuariali Ben Dutoit è entusiasta di aver ottenuto uno stage alla Sydney Sutherland Family Insurance, una delle poche aziende a offrire assicurazioni sulla vita per le categorie ad alto rischio di salute. Il fatto che l’ufficio si trovi a Gay central, ovvero San Francisco, è solo la ciliegina sulla torta, una torta dai colori dell’arcobaleno. Ben ha solo tre obiettivi da raggiungere: essere se stesso senza mai nascondersi e partecipare orgogliosamente al Gay Pride della città, conoscere tanta gente interessante nei vari locali e, forse, se è fortunato, innamorarsi.
Ma gli uomini che Ben incontra sono tutto il contrario di lui: galanti, sofisticati, sicuri e sexy. Al contrario di Ben, rozzo provinciale, loro appartengono a famiglie ricche e benestanti, nobili e conservatrici, e portano sulle spalle tutte le responsabilità che derivano dalle loro posizioni.
Mentre Ben ancora si chiede se uno come lui potrà mai appartenere al loro mondo, inizia a scoprire i rischi di ciò che questo mondo sofisticato potrebbe comportare. L’economia globale è in crisi e il lavoro che tanto desiderava è sul filo del rasoio. Tutti i suoi sogni sono in pericolo, specialmente quello più grande: l’amore.
Un romance molto più lento e “rilassato” del solito: prima che inizi la storia tra i due protagonisti abbiamo una sorta di preambolo diviso in due parti. La prima parte ci racconta di come Ben e Adrian si conoscono ed è narrata dal punto di vista del primo. La seconda parte, invece, è narrata dal punto di vista di Adrian, ma racconta gli stessi fatti della prima. Onore al merito, A.B. Gayle fa smutandare il lettore dalla noia: è riuscita a non raccontare le stesse cose, ma a dosare dettagli diversi nelle due parti, in modo da non narrare in modo noiosamente speculare una stessa vicenda.
Dopo il “preambolo”, abbiamo la terza parte, dove i punti di vista di Adrian e Ben si avvicendano e ha inizio la loro storia – o perlomeno l’interesse reciproco. Essendo una serie basata sul principio che gli opposti si attraggono, Ben è allegro, gioviale e pieno di vita, mentre Adrian si sente vecchio e disinteressato alla vita. Almeno fino a quando questo ragazzone dai capelli rossi non disturba il suo voto di castità e gli porta alla luce brutti ricordi.
A. B. Gayle sembra amare i personaggi colpiti dalla perdita di un compagno (in Caught era accaduta la stessa cosa). Questo aspetto non mi ha colpito così tanto… forse perché ero troppo impegnata a interessarmi a Jason, che è sembrato un personaggio più interessante dei due protagonisti…