Ci sono donne che non arretrano di fronte ai propri limiti e osano andare incontro alle fantasie più nascoste. Per amore si è disposti a tutto, ma fin dove riuscirà a spingersi Keiley? Il suo è un matrimonio perfetto, basato sulla complicità, il rispetto, la passione. Ma c’è qualcosa che suo marito non ha mai osato dirle… Due uomini e una donna: il regno incontrastato del piacere femminile. Una fantasia allettante ma pericolosa, proibita come le parole che non osiamo confessare. Soprattutto quando si è felicemente sposati e si ha tutto ciò per cui abbiamo sempre lottato. E se fosse nostro marito a chiederci di spingerci oltre? Di attraversare porte che si aprono su un orizzonte sempre più vasto? Keiley inizia un viaggio che la porterà ad assaporare la vertigine del sesso che fa perdere i sensi e scuote l’anima. Ad accoglierla ci saranno i sentieri più sensuali del desiderio, ma anche le contraddizioni dell’amore, della possessione, e lo spettro ostile della gelosia.


Ho iniziato a leggere questo libro pensando che sarebbe riuscito a farmi arrossire come nessun altro prima. Missione fallita. Credo che il mio livello di tolleranza alle sconcezze sia molto alto. In compenso, però, mi è piaciuto più di quanto mi aspettassi.

Complice il caldo asfissiante che mi ha bollito i neuroni, ho trovato tutto sommato intrigante questa storia. Se riuscite a sopravvivere all’inizio (che è piuttosto noioso), vi troverete a che fare con dei personaggi molto interessanti.

Tutti e tre i personaggi del ménage à trois (Keiley, Mac e Jethro) hanno passati dolorosi e molte ferite da curare. Mac e Keiley ci sono bene o male riusciti grazie alla presenza dell’altro. E adesso Mac vorrebbe “guarire” allo stesso modo anche Jethro, tirandolo dentro al suo matrimonio come terzo permanente.

Sia Mac sia Jethro sono due maschioni alfa in piena regola, gelosi (tranne l’uno dell’altro ovviamente) e iperprotettivi. Ho trovato decisamente più interessante Jethro di Mac: più oscuro, più selvatico, ancora “da domare”.

La parte erotica è ben scritta (e ribadisco il concetto: Lora Leigh non è autrice per palati delicati), un po’ meno la parte del giallo.

Poi devo spendere due parole per Maxine e suo marito Joseph Bright. Una coppia fantastica, della quale è impossibile non innamorarsi. Lei è spumeggiante e incontenibile, mentre lui è una tipica acqua cheta… leggere le parti in cui sono coinvolti è stato molto divertente!

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