Buon lunedì, prodi seguaci!🍭

Quest’anno ho deciso che leggerò anch’io qualcosa in tema Halloween. Circa. Sapete bene quanto me che difficilmente li leggerò effettivamente questo mese o che un qualche post in merito uscirà per il 31 ottobre, ma noi faremo finta che questo sia un blog serio dalla programmazione puntale!

Avanti tutta!

Divisore giallo, con due fiori alle estremità

Sono partita molto lanciata, ma nella mia libreria non c’è granché di orrifico: per fortuna, però, ci sono molti saggi e uno di questi è La paura in Occidente di Jean Delumeau, mattonazzo che promette di guardare alla storia moderna da un punto di vista diverso, quello di uno stato d’animo che associamo alla pancia e alle reazioni istintive e irrazionali. Confesso che mi ci sono caduti gli occhi solo per questa copertina – quanto è bella la semplicità di queste copertine del Saggiatore? – ma Delumeau è stato uno storico rinomato, quindi mi aspetto un gran bel saggio.

Copertina di La paura in Occidente: storia della paura nell'età moderna di Jean Delumeau: raffigura quello che sembra il teschio di Topolino, senza mandibola e con la grandi orecchie tonde.

Descrizione: Paura degli spiriti dei morti. Paura delle tenebre. Paura delle tempeste. Paura delle bestie feroci. Paura del mistero femminile. Paura di sciagure, carestie, cataclismi, epidemie. Paura dell’ira di Dio, dell’apocalisse. E allora dagli all’untore. E allora avanti con la caccia alle streghe. L’uomo ha sempre avuto bisogno di individuare qualcuno da temere (e punire) per dominare l’angoscia ancestrale. La paura ha governato la storia umana nei secoli dei secoli. Jean Delumeau scrive la storia della paura in Europa tra XIV e XVIII secolo: indaga le attrezzature mentali della società preindustriale e scova una nebulosa anonima, onnipresente e persistente che, in forme più o meno consapevoli, ha costituito il basso continuo, il nerbo dei modelli di comportamento – in breve, la radice di tutte le pratiche culturali dell’Occidente. Perché la paura è un dispositivo essenziale per sottrarsi ai pericoli e sfuggire provvisoriamente alla morte; ma protratta all’infinito e nell’indefinito diventa una minaccia per l’equilibrio psichico individuale e collettivo. Come controllarla? Frammentandola; fabbricando paure particolari; oggettivando l’angoscia. Passando da un sentimento viscerale ingovernabile a un nemico dotato di volto e nome. I detentori del potere della civiltà europea stesero così l’inventario dei mali che Satana era capace di provocare e la lista dei suoi agenti: musulmani, ebrei, eretici, donne, e soprattutto streghe, maghi, uomini neri. Fu tranquillizzante pensare la peste come un flagello mandato da Dio per punire l’umanità peccatrice. Fu la soluzione al trauma collettivo. “La paura in Occidente” è il saggio con cui Jean Delumeau sonda questa corrente sotterranea della storia umana. Una ricerca che ricorre alla più ampia messe di fonti e si avvale degli strumenti che le più diverse discipline – dalla storiografia alla psicologia alla sociologia – hanno offerto a chi intenda verificare la genesi delle nostre mentalità, cultura, idee. Una lezione necessaria per comprendere l’immaginario contemporaneo.

Divisore giallo, con due fiori alle estremità

Il secondo libro pigliato è Negli abissi luminosi a cura di Angelo Tonelli, che raccoglie i testi dove si parla delle figure che nell’antica Grecia mediavano con le presenze al di là del visibile. Sento di star un po’ barando qui, ma questo libro parla di quel tipo di approfondimento sull’antica Grecia che nessunə insegnante di solito ti dava durante le superiori, ma che era gettonatissimo per le tesine dell’esame. Se è bello, potrebbe essere un bel regalo per unə ragazzə appassionatə di antica Grecia.

Copertina di Negli abissi luminosi: Sciamanesimo, trance ed estasi nella Grecia antica a cura di Angelo Tonelli: raffigura La Sacerdotessa di Delphi di John Collier. Una donna è seduta su un treppiede con un ramo in mano e nell'altra una ciotolina. Ha gli occhi chiusi e intorno a lei c'è del vapore che sale dal basso.

Descrizione: Ovunque, in ogni angolo del mondo, negli albori della civiltà compaiono le figure dello sciamano e della sciamana, uomini e donne dello spirito, mediatori e mediatrici tra il visibile e l’invisibile per conto della comunità, guaritori e guaritrici, esperti di farmaci e incantamenti, guide spirituali. Di questa universalmente diffusa esperienza spirituale, affidata alla comunicazione orale e a pratiche rituali, permangono chiarissime tracce anche nelle opere scritte di alcuni dei maggiori Sapienti greci. Tracce che questo volume raccoglie e connette, offrendo, attraverso una ricchissima selezione di testi, una panoramica di testimonianze sui vari ambiti e le diverse modalità in cui poteva concretizzarsi la pratica sciamanica. Da Empedocle a Parmenide, da Omero a Esiodo, da Eschilo ad Aristofane; e, ancora, da Platone ad Aristotele, da Pindaro ad Apollonio Rodio, i testi greci traboccano di pratiche e credenze che gravitano intorno a varie tecniche dell’estasi, cerimonie e rituali che favoriscono il contatto diretto con essenze soprannaturali allo scopo di recare benefici ai singoli e alla comunità. Ne emerge il ritratto accurato e inequivocabile di una realtà in cui quella che Jung chiama “anima” e i greci “noûs” ancora conservava la sua interezza, mantenendo attivo l’”occhio dell’anima”, il fulcro dell’interiorità individuale che tutto connette e ricompone nel Grande Uno.

Divisore giallo, con due fiori alle estremità

Eccoci qua: conoscevate uno dei due saggi? Siete impegnati in letture horror, oppure preferite altri media? Oppure siete sotto la vostra copertina in attesa che il periodo delle cose spaventose passi in fretta? Fatemi sapere!

A presto!👻

6 risposte a “PdM 2025: le task di ottobre”

  1. la storia della paura mi intriga… e Topolino, quante volte viene usato come immagine inquietante… penso ai soldati di Full metal jacket che cantano la marcia di Topolino in un finale agghiacciante!

    Piace a 1 persona

    1. È vero, probabilmente perché è legato all’infanzia e a un modello di “bravo cittadino” che ə adultə vorrebbero che la prole prendesse a modello.

      "Mi piace"

      1. Penso a un “effetto straniamento”: Topolino, il bravo ragazzo americano, associato a guerra e orrore…

        Piace a 1 persona

      2. Sì, penso proprio sia qualcosa del genere…

        "Mi piace"

  2. Buona lettura! Anch’io mi sono ripromessa di leggere di più e con le serate autunnali spero proprio di riuscire, magari avrò anche dell’ispirazione per il blog! 🙂

    Piace a 1 persona

    1. Grazie, anche a te!💚 Ma sì, l’autunno fa proprio venire voglia di coccolarsi un po’ sul divano con un bel libro.

      Piace a 1 persona

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.