Copertina di Femminismi futuri a cura di Lidia Curti: raffigura la statua Chocolate Nguva di Wangechi Mutu. Si tratta di una creatura mitologica kenyota simile a una sirena.

Descrizione: Tra letteratura, scienza, arte e attivismo digitale, dal cyber allo xeno-femminismo, fino alla nuova ecologia di Donna Haraway: una lunga cavalcata tra i romanzi fantastici e di fantascienza speculativa femminile, da Ursula K. Le Guin a Octavia Butler, Nnedi Okorafor, fino alle artiste afrofuturiste che stanno disegnando un nuovo scenario, reale e immaginario, del futuro che ci aspetta. Una ricerca del gruppo “Femminismi futuri” – coordinata dalla decana di Anglistica Lidia Curti – che propone una serrata interrogazione sulle molte domande che vengono dal femminismo del nuovo secolo in una società insidiata dai fantasmi e mostri dell’antropocene e attraversata dal progresso digitale e tecnologico che stabilisce chi siamo e come viviamo, caratterizzando sviluppo economico e politico e vita quotidiana. Temi di assoluta attualità nel dibattito culturale e politico a livello internazionale.

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L’ho già scritto, ma l’ho fatto solo sul Fediverso e moltə di voi non lo frequentano, quindi lo ribadisco qua prima ancora di iniziare a scrivere di questo libro: se siete appassionatə di fantascienza, leggetelo! Non è un libro facile, perché scritto da persone con un titolo di studio elevato e specifico sull’argomento, ma la fatica che potrete fare nel raccapezzarvi ne varrà la pena.

Questa raccolta di saggi, infatti, è curata da Lidia Curti, che è stata professore onorario all’Università di Napoli “L’Orientale” e studiosa femminista di studi culturali e post-coloniali, e raccoglie le riflessioni nate all’interno del gruppo di lettura e ricerca omonimo, composto da studiose di età e interessi diversi. I libri oggetto di lettura e indagine sono stati diversi e molti di sicuro vi diranno qualcosa (La vegetariana di Han Kang, La mano sinistra del buio di Ursula K. Le Guin, il Ciclo delle Parabole di Octavia E. Butler, la serie Binti di Nnedi Okorafor e molti altri).

I saggi sono tutti molto stimolanti: mi hanno fatto venire una voglia matta di fantascienza e mi sono segnata diversi titoli di opere che non avevo mai sentito nominare. Essendo elaborati di studiose ci sono delle interpretazioni e dei collegamenti ai quali non avrei mai pensato da sola e sono loro molto grata per avermi dato delle chiavi di lettura capaci di spalancare le porte della visione femminista del futuro.

Il femminismo, infatti, è pensiero e pratica in continua evoluzione: ama indagare cosa c’è al di là di ogni confine, mescolare le carte e uscire dalle norme. Per questo la fantascienza femminista è così ricca di storie dove si abbattono le barriere identitarie e si comunica tra soggetti che si vorrebbero estranei. E vedere strade nuove per unire le nostre società è proprio quello che ci manca in questo momento.

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Valutazione del libro: cinque stelline gialle
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2 risposte a “Femminismi futuri a cura di Lidia Curti”

  1. Io sono un appassionato di fantascienza e onestamente mi hai veramente incuriosito, quindi lo leggerò senz’altro!

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    1. Ne vale veramente la pena!🧡

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