Buon lunedì, prodi seguaci!🔥

Natale si avvicina a grandi passi, quindi è il momento ideale per un po’ di amore e buoni sentimenti: eccovi una citazione da Da qualche parte al di là del mare di TJ Klune, maestro di dolcezza.

Chauncey la ignorò. «Visto che oggi tocca a me scegliere l’avventura, decido io. Lucy e Talia, voi dovrete sventolarmi con la foglia di palma e imboccarmi con l’uva che c’è in frigo mentre mi riempite di complimenti.»

Lucy scosse la testa. «Io voglio fare il capitano.»

Talia alzò di scatto la mano agitando le dita.

«Sì, Talia?» chiese Chauncey.

«Anch’io voglio fare il capitano.»

Di qui, ovviamente, tutti i bambini (eccetto David) cominciarono a esaltare le proprie qualifiche per farsi eleggere a capitano dello yacht. La situazione degenerò in un vivace scambio di opinioni che vide Talia minacciare Lucy di mandargli un bouquet di fiori velenosi, e Lucy strillare che lo avrebbe assolutamente adorato e che la sfidava a provarci.

Chauncey, però, aveva un’idea diversa. «È la mia giornata, e decido io! Lucy e Talia, sventolare e imboccare. Phee e Sal saranno i primi ufficiali, e visto che sono anche i più forti, staranno ai remi. Theodore ci farà da polena, tutte le navi con la “n” maiuscola ne hanno una. E poi grazie al suo senso dell’orientamento eviteremo di disperderci in mare, il che è fantastico, perché, in quel caso, dovremmo estrarre a sorte la persona da mangiarci per evitare di morire di fame. Non per mettervi ansia.»

Copertina di Da qualche parte al di là del mare di TK Klune: raffigura una fenice in volo nel cielo notturno. In bassa, si vede una scogliera a picco sull'oceano con una casa in stile vittoriano, un furgoncino rosso e due alberi piegati dal vento.

Descrizione: Arthur Parnassus vive una bella vita costruita sulle ceneri di una brutta vita. È il direttore di uno strano orfanotrofio su un’isola lontana e spera di diventare presto il padre adottivo di sei bambini magici che vi abitano. Nessuno di loro deve provare quel dolore che lui stesso ha provato da bambino. A fianco ha il suo grande amore, Linus Baker, ex assistente sociale del Dipartimento della Gioventù Magica; e ci sono Zoe Chapelwhite, spiritello dell’isola, e la sua fidanzata, la sindaca Helen Webb. Tutti loro faranno di tutto per proteggere i bambini e Arthur si trova a condurre una battaglia perché la sua famiglia, e tutte le persone magiche, abbiano finalmente il futuro che meritano. Ma le ombre del passato e l’arrivo di un altro bambino minano le sue certezze: la sua famiglia crescerà più forte che mai o cadrà a pezzi?

7 risposte a “Citazione della settimana – “Da qualche parte al di là del mare” di T.J. Klune”

  1. È “The House on the Celurean Sea”, vero? Ce l’ho in lista da un po’.

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    1. È il seguito (anche se The House of the Cerulean Sea” è autoconclusivo). È molto dolcino, ci sta un sacco nel periodo natalizio!

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  2. Io vorrei leggere “La casa sul mare celeste ” ma la cosa che mi frena è l’aver scoperta a cosa si è ispirato Klune. È molto discutibile come scelta, purtroppo.

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    1. Conosco la polemica e francamente mi sembra insensata. Klune ha detto di aver avuto l’idea per libro dopo aver saputo della storia delle retate degli anni sessanta in Canada, però il romanzo non contiene riferimenti diretti a quella vicenda (tanto che, se non lo avesse detto, a nessunə sarebbe venuta in mente una simile associazione). Secondo me, dopo aver saputo di quegli eventi, Klune ne è rimasto tanto colpito da aver voluto scrivere un libro che parlasse della ricchezza portata dalla diversità e dall’aberrazione che è eliminarla, soprattutto se parliamo di bambinə e magari ne ha parlato della sua ispirazione semplicemente per far girare la storia vera.

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      1. Sì hai ragione, su Tik Tok esagerano sempre quando si tratta di appropriazione culturale, che non credo sia nemmeno corretto associare a questo libro. Sinceramente, se vogliamo parlare di qualcosa che è altamente problematico, io parlerei di Pocahontas visto che quella storia davvero mi mette i brividi e mi fa passare la voglia di rivedere il cartone animato anche se le canzoni sono belle. È un paragone portato all’estremo, ne sono consapevole, ma sempre do appropriazione culturale e sugarcoating / romanticizzazione si parlerebbe…

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      2. Ma infatti, se ti ispira, vai tranquilla e leggilo.

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