Buon lunedì, prodi seguaci!🇸

Ultimamente mi sono ritrovata sempre più spesso a ripensare a Gianni Rodari, carissimo compagno di infanzia con le sue filastrocche, la sua fantasia così viva e vicina e il suo impegno a insegnare il prima possibile che la guerra è orrenda ed è sempre meglio giocare tuttə insieme. Eccovi quindi il viaggio di Giovannino Perdigiorno nel paese con l’esse davanti.

Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Viaggia e viaggia, capitò nel paese con l’esse davanti.
«Ma che razza di paese è?» domandò a un cittadino che prendeva il fresco sotto un albero.
Il cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano.
«Vede questo?»
«È un temperino».
«Tutto sbagliato. Invece è uno “stemperino”, cioè un temperino con l’esse davanti. Serve a far ricrescere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole».
«Magnifico» disse Giovannino. «E poi?»
«Poi abbiamo lo “staccapanni”».
«Vorrà dire l’attaccapanni».
«L’attaccapanni serve a ben poco, se non avete il cappotto da attaccarci. Col nostro “staccapanni” è tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c’è già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca, non deve mica andare a comprarla: passa dallo “staccapanni” e la stacca. C’è lo “staccapanni” d’estate e quello d’inverno, quello per uomo e quello per signora. Così si risparmiano tanti soldi».
«Una vera bellezza. E poi?»
«Poi abbiamo la macchina fotografica, che invece di fare le fotografie fa le caricature, così si ride. Poi abbiamo lo scannone».
«Brr, che paura».
«Tutt’altro. Lo “scannone” è il contrario del cannone e serve per disfare la guerra».
«E come funziona?»
«È facilissimo, può adoperarlo anche un bambino. Se c’è la guerra, suoniamo la “stromba”, spariamo lo “scannone” e la guerra è subito disfatta.
Che meraviglia il paese con l’esse davanti.

Copertina di I viaggi di Giovannino Perdigiorno di Gianni Rodari; raffigura Giovannino Perdigiorno che, su una specie di monopattino che sembra una barchetta, se ne va verso la sua prossima meta. Con una fune legata alla sua schiena si porta dietro un dirigibile che trasporta tutte le sue cose.

Descrizione: Giovannino Perdigiorno è un viaggiatore curioso che ha voglia di raccontare le sue avventure in paesi straordinari, è un esploratore esigente che non si accontenta delle apparenze e dopo una breve sosta fra “uomini di tabacco”, “uomini di sapone” e altre specie originali riparte alla ricerca di un “paese senza errore” dove tutto sia “perfetto” e “bello”. Nelle filastrocche e nelle favole di questo libro Rodari non ci insegna una geografia immaginaria, ma ci contagia con la sua fantasiosa imprevedibilità e trasferisce in noi lettori, piccoli e grandi, il suo ottimismo e la sua voglia di un futuro migliore.

2 risposte a “Citazione della settimana – “I viaggi di Giovannino Perdigiorno” di Gianni Rodari”

  1. Grandissimo Rodari, un poeta e un vero pedagogista. Ogni tanto leggo le filastrocche di Giovannino perdigiorno al mio nipotino!

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    1. Fai bene, a me da piccola sembrava che le sue filastrocche e storie fossero scritte da un bambino tante le sentivo vicine.

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