Buon lunedì, prodi seguaci!🌳
Oggi vi racconto di Bye Bye Tiberias, un documentario di ottanta minuti che potete vedere su Arte fino al 21/02/2024, sottotitolato in italiano.

Hiam Abbass ha lasciato il suo paese, Deir Hanna, nel nord di Israele, per inseguire il suo sogno di diventare un’attrice. In questo documentario, Abbass ritorna nei luoghi della sua gioventù con sua figlia, Lina Soualem, e ripercorre le sue scelte e la storia della sua famiglia.
Bye Bye Tiberias è arrivato ala mia attenzione grazie alla newsletter Mediorientale di Internazionale (alla quale vi consiglio di iscrivervi) e, visto che era disponibile su Arte, non mi sono fatta sfuggire la possibilità di vederlo.
Non si tratta di un documentario sulla questione israelo-palestinese, ma vi consiglio comunque di vederlo per capire cosa significhi essere palestinese, cosa significhi vivere con un trauma come la nakba alle spalle e la possibilità costante che la propria vita venga stravolta da un momento all’altro da uno scoppio di violenza.

Quando accadono fatti storicamente rilevanti, ci precipitiamo a leggere analisi geopolitiche e saggi di storia per capire cosa sta accadendo e perché e ci dimentichiamo che questi grandi accadimenti hanno un effetto enorme – e spesso drammatico – sulla quotidianità delle persone che, come noi, cercano solo di vivere la loro vita.
Nella famiglia di Lina Soualem esiste la ferita della nakba, ma è così profonda che quasi si perde nella quotidianità: la intravediamo tra le parole, tra i non detti, tra i silenzi. Per questo vi consiglio di vederlo con in testa almeno un’infarinatura della storia della questione palestinese, in modo da poter riconoscere i segni del suo impatto su questa famiglia.
Spero di avervi fatto conoscere un documentario interessante!
A presto!🌊
Fonte immagini: TMDB


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