Buon lunedì, prodi seguaci!🐳
Visto che manca una settimana al buon Ceppo oggi vi parlo di un film d’animazione del 2023 adatto un po’ a tuttə: si tratta di Nimona, tratto dall’omonimo romanzo grafico di ND Stevenson e che potete trovare su Netflix.

La storia è ambientata in una città medieval-futuristica dove Ballister Cuorenero sta per diventare il primo cittadino comune a diventare cavaliere dell’Ente, un’istituzione che ha il compito di proteggere il regno da un eventuale attacco da parte dei mostri che si dice brulichino al di là delle mura. La cerimonia di investitura, però, si rivelerà un disastro e Ballister si ritroverà accusato dell’omicidio della regina e in fuga da tutto e tuttə. Tuttə tranne una ragazza che irrompe nella sua vita clandestina: si chiama Nimona e vuole diventare la sua spalla per i secoli dei secoli per continuare sulla via del crimine.
In un certo senso, Nimona è una classica storia sulla diversità che viene rifiutata dalla società e deve faticare per cambiare lo status quo. Solo che Nimona non segue esattamente questo schema, perché complica la rappresentazione della diversità e della norma.
Il primo diverso che incontriamo è proprio il nostro protagonista, Ballister. Ball viene dai bassifondi della città ed è il primo non discendente dai cavalieri scelti da Gloreth, l’eroina che mille anni prima aveva sconfitto il mostro che minacciava la città, a diventare cavaliere. La sua investitura dovrebbe servire a svecchiare la tradizione, ma tutto va terribilmente storto: a quel punto lo scopo di Ball diventa dimostrare di essere innocente catturando chi l’ha incastrato in modo da ristabilire l’ordine e ritornare alla normalità.

Una normalità che prevede anche di tornare al fianco del suo fidanzato, Ambrosius Lombidoro, un altro personaggio molto interessante. Ambrosius non si può certo definire un outsider: si tratta del discendente di Gloreth ed è il ragazzo d’oro della citàà. Questo fa sì che, sebbene sia stato “toccato” dalla diversità di Ball – rivelatosi per questa inaffidabile e criminale – non subisce alcuna conseguenza, nemmeno una banale perdita di fiducia da parte di compagni e direttrice dell’Ente. Questa influenza inalterata gli dà la possibilità di muoversi per cercare di capire cosa e perché sia successo per risolvere la situazione nel migliore dei modi e – anche per lui – tornare alla normalità.
E poi c’è Nimona.

Nimona è assolutamente, inquietantemente e irriducibilmente diversa. La sua diversità non può essere contenuta o definita; non ha un inizio o una spiegazione; non la si tiene lontana con i muri o le leggi. Nimona esiste e le persone possono solo decidere come comportarsi nei suoi riguardi. Di solito molto male, visto che è da sola e cerca in Ball qualcuno arrabbiato come lei con un sistema che rifiuta la diversità o la usa solo per i propri tornaconti.
«Le persone urlano a questo punto»
«Io non sono le persone»
Ci sono molti momenti nel corso del film dove Ball chiede a Nimona chi o cosa è. Cerca di ricondurla entro dei confini che gli permettano di sentirsi a suo agio in sua compagnia e in presenza dello straripante potere che evidentemente Nimona possiede. Tuttavia, ogni volta Nimona gli risponde semplicemente con il suo nome.
«Sono Nimona»
«Questa non è una risposta, le persone non si trasformano in cose»
«Io sì»

Nimona è un meraviglioso gioiello dell’animazione: da quando è uscito l’ho visto un sacco di volte e a ogni visione scopro qualcosa di nuovo, una sfumatura di significato diversa o un piccolo dettaglio prezioso. E ogni volta mi fa piangere un sacco, maledizione.
Se non l’avete ancora visto, andate a recuperarlo: è spassoso, commovente, irriverente. È un film potente sulla violenza della norma che nasce dall’ignoranza e dalla paura e sull’immenso potere trasformativo della diversità.

Come sempre, fatemi sapere se lo avete visto, se l’avevate già in lista, oppure se vi ho messo la curiosità di vederlo!
A presto!🍕
Fonte immagini: TMDB


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