Buon venerdì, prodi seguaci!🐺
Questo è il quinto post della settimana: wow, come ai tempi d’oro! Non vi abituate perché è stata una solo una serie fortunata di eventi che dubito si ripeterà a breve, ma per chiudere in bellezza la settimana direi di andare sul trashotto e di scrivervi di I’m the Villainess, So I’m Taming the Final Boss, un anime che potete trovare su Cruchyroll e guardarvi in fretta perché ha una sola stagione con 12 episodi.

I’m the Villainess, So I’m Taming the Final Boss racconta di una ragazza giapponese che si è reincarnata in Aileen Lauren D’Autriche, il personaggio di un videogioco otome che aveva giocato: quindi sa bene che il suo destino sarà infausto, in quanto antagonista della storia. Così progetta di conquistare il boss finale, Claude, il Re dei Demoni, di sposarselo e di avere il suo lieto fine.
I’m the Villainess, So I’m Taming the Final Boss è un isekai di quelli buoni, cioè che non si prende troppo sul serio: sa di esistere per far passare dei momenti divertenti al suo pubblico e non pretende di essere più di quello che è. Anzi, appartiene al filone che nella mia testa è quello delle “telenovelas sudamericane” (cit. Il Trio): nonostante gli ottimi motivi per interrompere la visione (che sia una questione di animazioni mediocri, di trama inesistente o di un’inconsistenza generale), sono anime dai quali non si riesce a staccarsi e si finisce anche per guardarli con piacere.

Quindi, in I’m the Villainess, So I’m Taming the Final Boss abbiamo questa giovane donna assolutamente determinata a non farsi uccidere in questo mondo alternativo dove è previsto che lei sia l’antagonista e che muoia male. Se questa trama fa suonare dei campanelli nella vostra testa è perché è ormai diventato un filone abbastanza popolare negli isekai, grazie a My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom, che non ho visto ma che mi dicono essere piuttosto frustrante per l’antipatia della protagonista e per la creazione di relazioni non proprio esemplari. Invece in I’m the Villainess, So I’m Taming the Final Boss Aileen è una persona intraprendente e davvero molto decisa a salvare la buccia: non immaginatevi quindi la solita donna sospirosa, perché Aileen è piena di idee e spirito di iniziativa per metterle in pratica.

Diventa dunque una storia molto piacevole da guardare, anche perché piena di umorismo e colpi di scena – alcuni chiamatissimi, ma che ce ne frega, noi siamo qua per ridere e vedere Aileen viva e vegeta insieme al suo boss finale. Non ci si annoia, insomma, anche perché la stagione è composta da tre archi narrativi di quattro episodi ciascuna: non c’è tempo di mettere delle inutili scene per allungare il brodo. Se da una parte è apprezzabile (non è che stai guardando una storia dove l’introspezione psicologica è fondamentale), dall’altro ha reso alcuni punti davvero troppo tirati via (come il finale di stagione).

Però nel complesso mi sento di consigliarvelo come anime da relax (o da intrattenimento per le ore più calde della giornata, visto che l’afa sta tornando in diverse parti d’Italia).

Fatemi sapere cosa ne pensate, se lo avete già visto o se vi ho incuriosito!
Buon fine settimana!🌑
Fonte immagini: TMDB, AnimeClick


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