Buon mercoledì, prodi seguaci.

Sono venuta a conoscenza di due iniziative riguardanti i diritti delle persone migranti e, siccome c’è bisogno che arrivino a più gente possibile, eccomi qua a fare la mia piccolissima parte.

Sono state lanciate due Iniziative deə Cittadinə Europeə (ICE), cioè un misconosciuto strumento di democrazia partecipativa dell’Unione Europea tramite il quale la popolazione europea può portare all’attenzione delle istituzioni europee questioni che le stanno a cuore e che sono ignorate o mal gestite. Se volete saperne di più, potete leggere il Regolamento (UE) 2019/788. Se non l’avevate sentito mai nominare, siete in buona compagnia, visto che è uno strumento relativamente nuovo: a questo link potete trovare l’elenco delle ICE attive in questo momento.

In pratica di tratta di una raccolta firme stile referendum: serve un milione di firme in almeno 7 Paesi membri (che sono tante, ma pure noi siamo tantə, circa 447 milioni di abitanti). Ci sono 12 mesi di tempo. I requisiti per poter firmare sono due: essere cittadinə dell’UE e avere l‘età per votare alle elezioni europee. Per votare serve SPID oppure la carta di identità o il passaporto. Tutta la procedura può essere svolta in italiano, basta indicare la lingua dal piccolo fumetto che si trova in alto a destra.

Stop Border Violence

Il manifesto dell’Iniziativa recita:

“L’Unione Europea si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà”, così recita il preambolo della Carta dei diritti fondamentali della UE.

Da anni, tuttavia, assistiamo alla continua e sistematica violazione di questi principi. Ne sono innegabili esempi: la militarizzazione ed esternalizzazione delle frontiere interne ed esterne; i respingimenti brutali; le violenze perpetrate nell’ambito degli Stati membri e nei Paesi terzi con cui l’Europa ha stretto accordi per impedire l’ingresso nel proprio territorio dei richiedenti asilo.

In Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna, come in Libia e Turchia, si verifica ormai da tempo l’impietosa sospensione dei diritti umani. Gli abusi e le violenze sono diventate il tratto dominante della governance europea nella gestione del fenomeno migratorio.

Il nostro status di cittadini europei ci impone di agire per chiedere all’Europa di tornare a dare significato alle solenni parole sottoscritte nel 2000 a Nizza dai capi di Stato e di governo dei nostri Paesi.

È il momento di unire in una azione politica comune tutti coloro che si oppongono alle violazioni dei diritti fondamentali, alle torture, agli abusi nei confronti di esseri umani inermi, colpevoli solo di cercare una vita dignitosa e una speranza per il futuro, lontani dai propri Paesi di origine.

Chiediamo all’Unione Europea:

un’azione concreta tesa a garantire il pieno rispetto da parte dei suoi Membri dell’art. 4 della Carta UE dei diritti fondamentali, che prescrive l’obbligo non solo di repressione ma anche di prevenzione di atti di tortura, trattamenti disumani e degradanti nei confronti di TUTTI gli individui.

Chiediamo di proteggere le persone migranti o richiedenti asilo, attraverso:

  • l’istituzione di meccanismi di monitoraggio volti a rilevare e fermare gli abusi dei diritti fondamentali e gli atti lesivi della dignità umana, tanto alle frontiere che nello spazio comune europeo;
  • il recesso ovvero la NON stipulazione pro futuro di accordi internazionali in materia di contenimento dei flussi migratori con Stati terzi colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani;
  • la definizione di standard minimi di accoglienza validi per tutti i Paesi membri e per l’interno periodo di permanenza sui loro territori;
  • l’eventuale previsione di sanzioni specifiche in caso di violazione delle normative UE.

Grazie all’ICE (Iniziativa dei Cittadini Europei), un milione di cittadini residenti in un quarto almeno degli Stati membri chiederanno alla Commissione UE un intervento legislativo. Abbiamo incentrato la nostra richiesta proprio sul rispetto dell’art.4 della Carta fondamentale dei diritti europei.

Come cittadini europei diciamo basta alla negazione da parte dei nostri Governi dei valori espressi nella Carta fondante dell’Unione.

Riprendiamoci l’Europa!

Potete trovare maggiori informazioni sul sito dell’iniziativa. Questa ICE è partita dal nostro Paese e ha già il supporto di diversi gruppi e associazioni (compresi diversi partiti politici, cosa che mi ha un po’ sorpresa, visto che viene considerato un tema radioattivo e appannaggio di destra ed estrema destra urlante, ma è anche vero che il testo è piuttosto generico).

Per firmare, basta andare a questo link. C’è tempo fino al 10 luglio 2024.

Dignity in Europe

Negli obiettivi della seconda iniziativa si legge (la traduzione è mia ed è orrenda, come sempre):

Il trattamento delle persone migranti nell’Unione europea (UE) troppo spesso non rispetta i principi della dignità umana, un valore fondamentale dell’Unione.

La ragione principale, a nostro avviso, è la persistente inadeguatezza delle norme europee e la mancanza di solidarietà tra gli Stati membri.

Poiché l’Unione è “uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia nel rispetto dei diritti fondamentali”, noi, cittadinə europeə, chiediamo all’UE di garantire un’accoglienza dignitosa delle persone migranti, fin dal loro ingresso nel territorio, compatibile con i diritti fondamentali riconosciuti a ogni essere umano dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE e dal diritto internazionale.

Per contribuire a ciò, chiediamo, nel quadro dello sviluppo di una politica comune in materia di asilo, l’adozione di regolamenti per:

1- introdurre un nuovo meccanismo per la distribuzione deə richiedenti asilo nell’UE, basato sulla loro libera volontà e su un’effettiva solidarietà tra gli Stati membri (revisione del Regolamento di Dublino);

2- rendere vincolanti, all’interno degli Stati membri, standard di accoglienza per quanto riguarda l’alimentazione, la salute, il diritto alla casa, l’istruzione e il lavoro, standard che garantiscano aə richiedenti asilo condizioni di vita dignitose, comparabili a quelle del’Unione.

Per maggiori informazioni, vi rimando al sito dell’iniziativa. Questa ICE è nata in Francia, è sostenuta da meno gruppi e associazioni, ma è molto più precisa nelle sue richieste.

Per firmare, questo è il link. C’è tempo fino al 14 aprile 2024.

Spero che firmerete in tantə e che diffonderete le due iniziative. È una piccola cosa, ma è bello che qualcosa si muova dal basso.

A presto!

6 risposte a “Stop Border Violence e Dignity in Europe”

  1. Spero saremo in molti più di quanti richiesti.
    Grazie della segnalazione

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    1. Speriamo abbiano molto successo!🧡

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  2. Un’iniziativa davvero molto bella e di cui non sapevo niente. Ti ringrazio tanto per aver condiviso tutto ciò. Combattere per questi diritti, diritti che dovrebbero essere universali e su cui si fonda l’Europa stessa è qualcosa di veramente bello e fondamentale. Parteciperò anch’io.

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    1. Speriamo che saremo in tantə!💙

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