Buon lunedì, prodi seguaci!🤖
Nonostante sia di nuovo raffreddata (quest’anno voglio davvero conoscere tutti i virus influenzali che ci sono in giro) e piuttosto acciaccata, ho proseguito la lettura de Il sesso è (quasi) tutto di Antonella Viola: ha aiutato molto il fatto che la stagione fosse di nuovo inclemente e che sia un saggio molto agile, tanto da poter essere letto anche con il mal di testa da intasamento delle vie aeree.
La biologia ci manda un messaggio chiarissimo: non ci sono categorie nette, regole ferree, programmi già scritti e immutabili; tutto il vivente intorno a noi – e dentro di esso – è in continuo mutamento e intrattiene una relazione aperta, dinamica e costante con l’ambiente. Per rispondere meglio ai cambiamenti, si è evoluta l’intelligenza, che altro non è se non la capacità di interpretare il mondo. L’intelligenza è flessibilità: non restare fermi nei propri giudizi o pregiudizi ma saper accogliere l’inatteso, e rispondere a esso prontamente e saggiamente.
Il sesso, nato per renderci più adattabili, rischia di diventare una gabbia. Una prigione per chi non cade perfettamente nelle comuni categorie di maschio e femmina o per chi ha un orientamento sessuale discorde dalla maggioranza. Un limite, per chi non fa parte del genere storicamente dominante. Il sesso, il genere e gli orientamenti sessuali diventano un motivo di discriminazione, alimentata dagli stereotipi culturali e sociali.
Se l’intelligenza è flessibilità, l’essere umano non ne sta però mostrando molta. La rigidità che manifestiamo di fronte al diverso, a ciò che è inconsueto, a ciò che va oltre la nostra esperienza diretta racconta di una umanità stupida. Così come sembra stupido il mondo della medicina quando non ammette errori del passato e non cerca di trovare nuovi schemi, nuove proposte per curare meglio ogni individuo.
Il futuro è tutto da inventare. L’intelligenza artificiale ne sarà protagonista e disegnerà le nostre vite in modo completamente nuovo. L’essere umano dovrà, ancora una volta, mostrare flessibilità nel relazionarsi a un mondo così diverso. D’altro canto, dovremo assicurarci di creare macchine davvero intelligenti, che non perpetuino i nostri errori del passato e del presente.

Viviamo in un mondo di maschi e di femmine. Difficile immaginare qualcosa di più naturale. Ma sappiamo davvero in cosa sono diversi? Cos’è il sesso in biologia? E il genere? Come funziona l’orientamento sessuale? Il mondo è davvero binario? La visione che lo separa sulla base dei due sessi è semplice e ovvia quanto l’idea che fosse il Sole a girare intorno a noi, prima della rivoluzione copernicana. Maschio e femmina sono distinti nella sostanza e nei ruoli. Eppure, questa visione non corrisponde alla realtà. Per un tempo troppo lungo abbiamo trovato differenze dove non ce ne sono e le abbiamo trasformate in dogmi. Abbiamo invece ignorato le differenze davvero importanti. La nostra cultura ha strumentalizzato le differenze legate a sesso e genere e le ha esasperate. Al contrario, la scienza le ha ignorate troppo a lungo. Il corpo femminile è stato poco studiato, poco considerato e, di conseguenza, curato male. Per secoli la medicina è stata una medicina dei maschi bianchi per i maschi bianchi. Continuare a ignorare questo gravissimo squilibrio significa ridurre la nostra capacità di curare. Perché, per esempio, siamo più abili a trattare le malattie cardiovascolari negli uomini e la depressione nelle donne? Una rivoluzione nella scienza, nelle nostre abitudini e nelle parole che usiamo è urgente. Può cominciare con la medicina di genere. Antonella Viola ci guida alla scoperta di una medicina giusta, finalmente attenta alle differenze fisiologiche legate al sesso ma anche alle conseguenze che le disparità di genere esercitano sulla salute. “Fare la rivoluzione”, scrive Viola, “significa avere occhi nuovi per guardare noi stessi e il resto del mondo. Occhi nuovi per riconoscere le differenze che contano. E per dare loro valore”. In biologia il sesso è nato come opportunità di adattamento a un ambiente che cambia in fretta. Oggi è diventato la nostra gabbia, perché viviamo in un mondo rigidamente binario. Senza vedere le differenze che contano. Perché esiste il sesso? Che differenza c’è fra sesso e genere? Maschi e femmine sono diversi? E in cosa? Li stiamo curando nel modo giusto?
Non conosco questo saggio ma mi hai incuriosito, sembra interessante (soprattutto se dici che si può leggere anche col mal di testa 😅 anche il mio sistema immunitario mi sta tradendo spesso di recente)
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Sono praticamente due mesi che becco il raffreddore a ripetizione, quindi hai tutta la mia comprensione. Vai tranquilla che è un saggio scorrevolissimo e molto interessante.
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