Buon lunedì, prodi seguaci!🌱
Finalmente sono riuscita a mettere le mani sul libro di gennaio di LiberTiAmo, Vardø: Dopo la tempesta di Kiran Millwood Hargrave, quindi di fatto avrò due libri di febbraio!😅
Eccovene un assaggio.
«Arresti?»
«Stregoneria» dice Kirsten. La sua voce è cupa. «Sámi».
Il cuore di Maren per un colpo e pensa a Diinna. «Per cosa?»
«Intessere il vento, tamburi».
Maren ha la gola secca. «Ma intessere il vento serve ai marinai».
«E i tamburi?» Kirsten raccoglie le pelli, le ammucchia disponendole pelo contro pelo e cuoio contro cuoio. «Non temere. Starò in guardia per sentire che aria tira».
«Toril ha la lingua lunga» osserva Maren. «Forse dovrei chiederle…»
«Non chiederle niente» dice Kirsten porgendole le pelli. «Con una così non si ragiona. Passerà. Il Lensmann vuole solo mostrare il suo potere. Ma sarà bene stare tutte attente a quello che facciamo».
«Sei più che altro tu che devi starci attenta» commenta Maren con un’occhiata ai calzoni di Kirsten.

1617, Norvegia nordorientale. In una funesta vigilia di Natale, il mare a Vardø si è improvvisamente sollevato e una folgore livida ha sferzato il cielo. Quando la tempesta si è acquietata in uno schiocco di dita, così com’era arrivata, le donne si sono raccolte a riva per scrutare l’orizzonte. Degli uomini usciti in barca non vi era, però, nessun segno. Quaranta pescatori, dispersi nelle gelide acque del Mare di Barents. Alla ventenne Maren Magnusdatter, che ha perso il padre e il fratello nella burrasca, e a tutte le donne di Vardø non resta dunque che un solo compito: mettere a tacere il dolore e cercare di sopravvivere. Quando l’inverno allenta la presa e le provviste di cibo sono quasi esaurite nelle dispense, le donne non si perdono d’animo: rimettono le barche in mare, riprendono la pesca, tagliano la legna, coltivano i campi, conciano le pelli. Spinte dalla necessità, scoprono che la loro unità può generare ciò che serve per continuare a vivere. L’equilibrio faticosamente conquistato è destinato, però, a dissolversi il giorno in cui a Vardø mette piede il sovrintendente Absalom Cornet, un fosco e ambiguo personaggio distintosi, in passato, per aver mandato al rogo diverse donne accusate di stregoneria. Absalom è accompagnato dalla giovane moglie norvegese, Ursa, inesperta della vita e terrorizzata dai modi sbrigativi e autoritari del marito. A Vardø, però, Ursa scorge qualcosa che non ha mai visto prima: donne indipendenti. Absalom, al contrario, vede solo una terra sventurata, abitata dal Maligno. Un luogo ai margini della civiltà, dove la popolazione barbara dei lapponi si mescola liberamente con i bianchi e dove una comunità di sole donne pretende di vivere secondo regole proprie.